ALFARO OTTIMO ACQUISTO

Ha esordito nella notte più difficile, ha sfiorato il gol dopo due minuti, se avesse bucato subito la porta di Viviano forse il 5-1 non si sarebbe mai materializzato. Quel tiro di sinistro è finito alle stelle, un vero peccato: «Ho accolto la convocazione con serenità, sapendo quale fosse la responsabilità di giocare in una grande squadra. Mi sono allenato con la speranza di avere un'opportunità e alla fine è arrivata, peccato che la partita sia andata così. La squadra non era al meglio e il risultato lo ha dimostrato». Emiliano Alfaro ha confessato le sue sensazioni a Sport 890, una radio uruguaiana. E’ intervenuto in diretta, ha commentato il suo esordio e la disfatta di Palermo.

LA CONDIZIONE - E’ stato l’unico a provarci insieme a Kozak, ha avuto sui piedi un paio di palloni invitanti, non li ha buttati dentro, deve migliorare la mira. Alfaro si è rialzato dopo uno stiramento, non giocava una partita ufficiale da dicembre, migliorerà: «Stavo bene fisicamente, mi sono sentito dentro al gioco e ho avuto anche due occasioni da gol. Una molto chiara, ma non sono riuscito a concretizzarla e un'altra nel secondo tempo. Lavoreremo per migliorare, piano piano mi sto adattando a questa nuova realtà». I connazionali Gonzalez e Barreto lo stanno aiutando ad ambientarsi: «Abito a pochi passi dal centro di Formello, vicino a casa mia c’è Gonzalo Barreto. Per la partita di Palermo era stato convocato ed è stato un passo importante anche per lui che gioca con la Primavera. Barreto e Gonzalez sono uruguaiani come me, condividiamo la stessa cultura, mi hanno aiutato molto».

KLOSE - Giocare insieme a Klose è un sogno, lo ammira da sempre, a Palermo ha fatto coppia con Miro: «Da bambino lo ammiravo ai Mondiali, c'è tanto da imparare da lui, è uno dei più grandi in circolazione. E' bello allenarsi con Miro tutti i giorni». Il calcio italiano lo ha impressionato da un punto di vista fisico, ma tecnicamente quello uruguaiano a suo avviso non ha molto da invidiare: «In Italia c’è un calcio molto dinamico e fisico, ma le qualità tecniche dei giocatori uruguaiani sono alte, non invidiamo niente. Lo dimostra la nostra Nazionale e il numero di nostri giocatori protagonisti nel mondo».

MATUZALEM - Alfaro promette risultati e Matuzalem si sente al top dopo tanti infortuni: «Grazie a Dio ho superato gli infortuni - ha detto a jornalmetropolitano.com.br - quella fase è alle spalle adesso. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, sono in un grande club, uno dei più importanti d’Europa». CORRIEREDELLOPSORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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