BACCINI: "LO MANDI VIA"

Baccini: "Caro presidente Lotito, Utilizzi tutti gli ammortizzatori morali ed economici che lei possa ritenere doverosi, ma lo tolga da quella panchina finché c’è il tempo di raddrizzare una situazione che, se tanto mi dà tanto, potrebbe presto incancrenirsi fino a diventare terribilmente pericolosa. È infatti evidente che Reja si è autocacciato in un angolo dal quale non ha né la cultura calcistica né la capacità mentale di uscire. La Lazio è una squadra vecchia e boriosa, votata a far gol nel minor tempo possibile nella convinzione che poi basterà chiudersi per conservare il vantaggio senza fatica, priva di schemi e di soluzioni. Una squadra, oltretutto, di gente che probabilmente non sente l’esigenza di allenarsi con impegno, visto che dopo venti minuti-mezzora non si regge più i piedi nonostante si stia preparando ormai da due mesi e mezzo. Mi limiterò a ricordarle che quanto è accaduto l’anno scorso, col crollo finale che c’è costato la Champions League e il tentativo di distruzione della carriera di Zarate (additato come fonte di tutti i mali quando era l’unico a tenere in piedi la squadra con gol e assist), era già capitato al Napoli quando era allenato dallo stesso Reja (con Lavezzi nel ruolo di Zarate). Così come identico è quanto accadde al Napoli nella stagione successiva e quanto sta succedendo alla Lazio. Non sono coincidenze. Per cui non commetta lo stesso errore di De Laurentiis, che si liberò del problema con colpevole ritardo. Perché al Napoli, al momento del bisogno, una mano gliela diedero. Mentre noi o ci salviamo da soli o in Serie B ci mandano – la mandano – senza batter ciglio".
ILTEMPO

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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