BILANCIO POSITIVO ?

Il bilancio sul campo (di battaglia) è stato pesante, ma meno di quello che si temeva: 12 avvisi orali, un foglio di via obbligatorio, 6 arresti, 56 denunce, 57 Daspo, 61 perquisizioni. Sequestrate 37 bombe carta, spranghe, tirapugni, passamontagna, fumogeni e coltelli a serramanico. I servizi segreti (Aisi) alla vigilia avevano lanciato l’allarme: «Derby a rischio guerriglia urbana». Non c’è stata guerriglia perché 1000 uomini delle forze dell’ordine hanno blindato la zona dell’Olimpico. Fermati 40 ultrà della Roma che cercavano il contatto coi rivali: nessuno scontro nemmeno con la polizia, nessun lacrimogeno, nessuna carica. Ferito con una coltellata ad un gluteo un ragazzo di 15 anni intorno alle 18. In due anni sono stati registrati altri 13 casi di "puncicate" tra tifosi in occasione delle partite di Roma e Lazio. Cinque soltanto negli ultimi tre derby. Ferito il team manager della Lazio, Maurizio Manzini con una sassata che ha rotto il vetro al pullman della squadra (il tutto era partito da un gruppetto che si era nascosto sotto il Ponte Duca d'Aosta e che è sfuggito al controllo dei cordoni di polizia. Francesco Tagliente ha ringraziato i suoi uomini. «Avete fatto un miracolo». Elogi anche dal sindaco Gianni Alemanno: «Grazie alle forze dell’ordine ma è troppo alto il prezzo in termini di mobilità e vivibilità che la città ha dovuto pagare. Non è pensabile che un incontro di calcio paralizzi completamente un quadrante fondamentale di Roma». Dalla questura trapela una cauta soddisfazione: l'aver "pedonalizzato" l'intera area ha evitato rischi ai cittadini, mentre ha consentito agli agenti di contenere al meglio i facinorosi. Il bilancio, visti certi precedenti, viene giudicato "positivo".
Sarà positivo per la redazione di Forcing Lazio solo quando verranno consegnati alla giustizia quei delinquenti vili e infami che hanno accoltellato un bimbo di 15 anni e tirato un sasso al pullman della Lazio.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;