BROCCHI: "LAZIO A VITA"

Argento vivo negli occhi e nei muscoli: lo ricordano così dalle parti di Via Turati. Inossidabile come la materia prima, inarrestabile come la sua grinta e la sua voglia di mangiarsi il mondo e gli avversari. Cristian Brocchi ha vinto tanto, praticamente tutto con la maglia del Milan, ma non è ancora sazio. L'ultima foto-ricordo all'Olimpico lo ritrae con la bocca spalancata: un ruggito sotto la Curva Nord dopo la vittoria contro il Brescia.

BROCCHI: "CHIUDERO' LA CARRIERA ALLA LAZIO" - Il centrocampista biancoceleste si racconta a SPQR, mensile del Comune di Roma a breve in uscita. Spiega il motivo per cui in estate ha deciso di rimanere: "C'era la possibilità di tornare al Milan, la mia seconda casa, ma il fatto di essere riuscito a conquistare una piazza importante come quella di Roma e il fatto di essere entrato nel cuore dei tifosi biancocelesti, mi ha subito fatto fare un passo indietro. A Roma sto benissimo, ho un ottimo rapporto con la società e non me la sono proprio sentita di sbattere la porta in faccia alla Lazio, che mi ha persino allungato il contratto di un anno ( sino al 2012, ndr). Per me, quest'attestato di stima è stato motivo d'orgoglio".

IL RAPPORTO CON NESTA - C'è chi, ormai da anni, da quel lontano 2002, purtroppo ha un rapporto contrastato con la tifoseria biancoceleste. Era il simbolo, il capitano della Lazio. Brocchi si schiera dalla sua parte: "Con Nesta ci sentiamo spesso, ci confrontiamo e parliamo di Lazio. Mi dispiace che qualcuno non gli perdoni il suo addio, che tra l'altro non è stata una sua scelta. Alessandro è molto legato alla Lazio, sente ancora lo scudetto cucito addosso, ce l'ha tatuato nel cuore". E' in scadenza nel 2011 e il Milan potrebbe non rinnovargli il contratto a 4,5 milioni a stagione. Rumors, chiamiamoli pure sogni o suggestioni, vorrebbero un suo ritorno nella capitale per chiudere la carriera. Ci pensa subito Lotito a stoppare sul nascere le voci relative al difensore romano: "Mai presa in considerazione una simile soluzione". E, forse, neppure Nesta c'ha pensato.

IL DERBY E LA RICETTA DEL SUCCESSO - Brocchi confida il segreto di questa partenza scoppiettante: "Ce la stiamo mettendo tutta per percorrere la strada giusta e disputare un'annata positiva. Abbiamo cambiato atteggiamento e sono subito arrivati i risultati, basti guardare il percorso fatto da febbraio a oggi. Sono stati messi da parte gli interessi personali. Abbiamo capito che ogni partita va affrontata con la voglia di vincere e lo spirito di squadra". Anche Zarate ha imparato: "Il popolo laziale aveva bisogno di un giocatore simbolo, un idolo che potesse reggere il paragone con Totti, e lo ha rivisto in Zarate. Ma Totti è un giocatore navigato, ha tanta Serie A sulle spalle. Mauro è giovane, ha sbalordito tutti alla sua prima stagione in Italia, ed è difficile ripetersi a quei livelli senza riuscire a reggere le pressioni di una piazza importante come quella romana. Lui ha vissuto un momento difficile, anche perché si è sentito l'unico colpevole di un'annata disgraziata. Ma ora ha capito che in realtà quando la squadra gira, ne trae vantaggio anche il singolo, non è mai un giocatore solo che vince o perde". Hernanes in queste prime 6 giornate ha rappresentato un valore aggiunto: "Assomiglia a Kakà, ma Ricardo quando è arrivato aveva già un'impostazione più europea. Quando Hernanes capirà che l'azione perfetta è quella con la quale ha portato al pareggio di Floccari contro il Milan e la ripeterà sempre, diventerà uno dei più forti". Decisivo l'apporto di Mauri, anzi: "E' fondamentale, se non gira lui, non gira la squadra. E i tifosi se ne stanno finalmente accorgendo". A loro va la promessa di Brocchi: "C'è ancora l'ultimo amaro ricordo nella nostra mente, abbiamo una voglia incontenibile di vincere il prossimo derby". L'entusiasmo è insomma alle stelle. REPUBBLICA
 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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