BROCCHI: "REGALO SOLAMENTE MAGLIE"

Brocchi ha parlato alla trasmissione di Italia 1, “Tiki Taka”. "La serenità in questa vicenda non mi è mai mancata, ma è normale che quando ti succede una perquisizione alle 6 di mattina non si può rimanere di ghiaccio. E’ stata una cosa dura da subire e sopportare anche perché non ero in casa. E’ successa a mia moglie e ai miei figli che per fortuna non si erano svegliati e non hanno capito niente. Leggendo i nomi degli arrestati mi sono tranquillizzato perché ho capito che ero finito in questa storia per la mia conoscenza con una di queste persone, Francesco Bazzani. Gattuso ha detto che lo conosceva mezza Serie A? Io non posso spiegare chi è questo personaggio, ma dico senza problemi che lo conosco da anni e con me ha sempre manifestato un modo di fare normale. Tutte le volte che mi ha chiesto biglietti o ci siamo salutati fuori dallo stadio non mi ha mai mancato di rispetto, non si è mai permesso di parlarmi di quelle cose che si sono dette e scritte in questi giorni. Tra noi ci sono stati contatti che ammetto, ma non vedo l’ora che chiedano a Bazzani qual è la natura della nostra conoscenza e qual è il nostro rapporto. Non è il mio miglior amico, ma per 15 anni di carriera mi ha chiesto biglietti o gli ho regalato maglie. Le intercettazioni lo confermano. Di biglietti ne regalo tantissimi, anche a persone che non conosco. Se dovesse aver fatto qualcosa di sbagliato, non potevo saperlo perché non conoscevo la vita di Bazzani. Se mi vorranno far pagare qualcosa di assurdo non c’è problema, ma non potranno mai dire che mi sono messo d’accordo per pilotare delle partite. Non è giusto che la mia immagine sia infangata o rovinata così. Non ho mai venduto una partita: il calcio è e sarà sempre la mia vita. A questo sport ho dato un piede e ora voglio che tutto sia chiarito".

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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