BUONI INTROITI DALL'EUROPA LEAGUE
Vale un tesoro l’Europa League, molto più di quanto si pensi. Non pesa come la Champions, ma comincia a essere una buona fonte di introiti, non soltanto una vetrina. La Lazio ci tiene, Lotito e il ds Tare hanno allestito una rosa ampia con l’obiettivo di arrivare in fondo al torneo, ripetendo e possibilmente migliorando la performance della passata stagione, quando vennero eliminati ai quarti dal Fenerbahce e dall’arbitro scozzese Collum.
E’ stato un bel colpo battere la Roma nella finale di Coppa Italia. E la Lazio si è assicurata un altro ricco assegno da mettere in bilancio. Nelle casse della società biancoceleste a giugno l’Uefa ha versato 9 milioni, 560 mila e 976 euro. Quasi 10 milioni di euro sotto forma di premi e di market pool. Si tratta del paniere che contiene varie forme di sponsorizzazione e proventi da diritti televisivi, più alti per le squadre italiane perché l’Europa League dalla scorsa stagione è visibile non solo sulle piattaforma Mediaset, ma anche attraverso Sky. E la Lazio, alla voce market pool, ha incassato 5,9 milioni di euro. Gli altri 4 milioni sono entrati per il cammino della squadra di Petkovic, che ha superato brillantemente il girone, chiuso al primo posto, e poi ha eliminato in successione il Borussia Moenchengladbach e lo Stoccarda prima di fermarsi a Istanbul. Quasi 10 milioni di introiti senza considerare il botteghino dello stadio Olimpico. Sarebbe stato un piatto ancora più ricco se l’Uefa non avesse condannato la Lazio a giocare due partite a porte chiuse negli ottavi e nei quarti: almeno un milione e mezzo di incasso perso.
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