CAMBIA LA GIUSTIZIA SPORTIVA

La promessa. «Faremo uno riforma della giustizia sportiva insieme con la Figc, ma vogliamo che sia una riforma vera, definitiva». Giovanni Malagò dopo aver attaccato Abete, passa alla fase due. In Giunta Coni, ieri, tutti, da Carraro a Chimenti, si sono espressi a favore di una profonda revisione della giustizia sportiva, dopo i clamorosi colpi di spugna del calcioscommesse. Abete ha espresso i suoi progetti ed entro 48 ore, come spiega un comunicato di Palazzo H, farà “avere alla Giunta un documento in cui illustrerà le idee e le proposte della Figc”. Il governo dello sport ha “condiviso all’unanimità che il tema vada affrontato con urgenza ma nello stesso tempo non si possono ipotizzare scelte affrettate che potrebbero nuocere al buon esito della riforma che sarà fatta in collaborazione con la Figc”. Ecco come potrebbe cambiare la giustizia sportiva: a) revisione o soppressione del Tnas e dell’Alta Corte; b) attenuanti, richieste soprattutto dalla Lega di serie A, della responsabilità oggettiva, in modo che club possano prendere le distanze dagli illeciti e dai loro “tesserati infedeli”; c) maggiori diritti alla difesa nei processi; d) revisione del patteggiamento che ha portato di recente a non poche polemiche e contraddizioni; e) chiarimenti sui termini della prescrizione e sulle scelta dei giudici di secondo grado. Non si farà in tempo a trovare un accordo entro il 30 giugno: la prossima stagione quindi i processi sportivi si faranno con le norme attuali. Presto inizierà a riunirsi anche la commissione per la revisione dei parametri dei contributi alle Federazioni: c’è fermento, soprattutto nei confronti della Figc che prende 62 milioni. REPUBBLICA

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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