CAPITA SOLAMENTE ALLA LAZIO

Il gol della svolta: quello annullato a Kozak, quello realizzato da Mascara. E’ successo tutto in pochi minuti per la disperazione di Edy Reja. La famosa svolta s’è verificata a metà secondo tempo. Il fuorigioco c’era, non ci piove, nessuno può dire il contrario, anche per la Lazio le immagini sono chiare. Ma cosa è successo, chi l’ha decretato? E’ la domanda che s’è posto il tecnico insieme ai suoi uomini. Chi ha deciso di annullare la rete di Kozak? S’è l’è chiesto Reja, se lo sono chiesti tutti in campo, le spiegazioni sono arrivate a fine partita. E’ bene analizzare  l’accaduto: dall’1-2 per i biancocelesti s’è passati in poco tempo al 2-1 per il Novara, la partita è cambiata e la corsa Champions si è complicata più che mai. La decisione dell’arbitro Orsato alla fine s’è rivelata esatta, a Reja però non è sembrata chiara la gestione dell’episodio. Le vere proteste, comunque, riguardano la gestione dei falli e dei cartellini gialli di Kozak e Candreva.

SPIEGA CANA - Andiamo con ordine, si parte dall’azione-svolta: Mauri tira, Fontana respinge, Cana svirgola, il pallone passa dalle parti di Diakitè e Morganella (sono a contatto nell’area del Novara), c’è una deviazione (poi si capirà che è stata del difensore laziale), si attiva Kozak e mette dentro. La Lazio va sull’1-2, esulta mentre i piemontesi iniziano a protestare veementemente, si sbracciano, richiamano l’attenzione dell’arbitro e del secondo guardalinee Altomare, entrambi nel frattempo si stavano per dirigere verso il centrocampo, un segnale chiaro, avviene quando le reti sono convalidate. E invece no, fermi tutti. Orsato s’arresta e va incontro all’assistente, parlottano e il gol di Kozak viene annullato tra l’incredulità dei laziali. La Lazio ha chiesto subito spiegazioni, le ha ottenute a fine gara. Lorik Cana, l’uomo che ha fatto partire il tiro deviato da Diakitè, ha parlato con il signor Altomare: «A fine partita ho chiesto all’assistente cosa fosse successo, mi ha detto che inizialmente non aveva visto chi fosse stato l’autore della deviazione che ha indirizzato il pallone verso Kozak. Ha chiesto all’arbitro e lui gli ha detto che era stata di un giocatore bianco  (quindi della Lazio che ieri era in divisa bianca, ndi). A quel punto l’assistente ha detto che era fuorigioco». Il mediano albanese ha ammesso, così come i compagni, dell’esistenza dell’off-side, ma si è lamentato per il ritardo con cui Orsato ha gestito il suo intervento: «Sono passati troppi secondi, almeno 20, una decisione del genere si prende in 5-10 secondi al massimo. Questo non toglie che fosse fuorigioco, la partita non l’abbiamo persa in quel momento».

CANDREVA - L’arbitro Orsato, sempre lui, si trova al centro di nuove lamentele da parte della Lazio. A Torino contro la Juve era il quarto uomo (ha arbitrato Damato), aveva influito su alcune decisioni disciplinari. Erano finiti fuori in due per cartellino rosso: Kozak (doppio giallo in 20 minuti) e Reja (al termine del match aveva esternato il suo malessere per le continue espulsioni, si sente preso di mira). Orsato ieri ha punito il gigante ceco, gli ha sventolato in faccia il cartellino giallo e ha ammonito anche Candreva per proteste. Quest’ultimo era in diffida e dovrà saltare lo scontro diretto di Udine. Reja, dopo il 90', lontano dai microfoni, ha espresso un’altra volta il suo malcontento. Candreva, secondo il tecnico, precedentemente aveva ricevuto quattro-cinque interventi fallosi ma il direttore di gara li ha valutati con un metro di giudizio buonista, mentre Kozak è finito quasi subito sul taccuino dell’arbitro. Forse la svolta era nel destino. CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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