CHIUSURA CURVA CON CONDIZIONALE
A volte basta poco per cambiare il corso della storia. Da oggi in poi i cori per essere sanzionati dovranno « per dimensione e percezione reale del fenomeno» essere realmente «espressione di discriminazione». Ieri il Consiglio Federale ha riformato l’impianto sanzionatorio della normativa predisposta a giugno e modellata sulla «tolleranza zero» adottata dall’Uefa contro il razzismo. L’hanno approvata all’unanimità. Ma la cosa non inganni perché c’è stata battaglia: i presidenti della serie A (Lotito e Pulvirenti) guidati dal presidente, Maurizio Beretta, avrebbero preferito un ammorbidimento maggiore. Ad esempio, la sostanziale caduta della famosa «discriminazione territoriale», la individuazione «restrittiva» delle porzioni di stadio da cui il coro è partito (dai settori ai sottosettori). Giancarlo Abete che ha anche rinfacciato ai club di A di non aver stigmatizato in alcuna maniera le dichiarazioni degli Ultras che si erano coalizzati per chiudere di tutti gli stadi, ha tenuto duro ma ha dovuto cedere su quella formulazione un po’ vaga.