CI VUOLE BUON SENSO

«Deve esserci la tutela del lavoratore, ma nel rispetto della produttività». Claudio Lotito, presidente della Lazio, replica così alla decisione dell'Associazione calciatori (Aic) che ha proclamato uno sciopero per il 25 e il 26 settembre. Il sindacato di categoria protesta in particolare contro il nuovo modello di contratto proposto dai club. «Serve ragionevolezza, lunedì mattina c'è un incontro in Figc per trovare una soluzione. L'accordo collettivo scaduto è anacronistico, non in linea con la situazione economica nazionale e europea. Deve esserci la tutela del lavoratore, ma nel rispetto della produttività. Se ci sono elementi e norme che ostacolano l'equilbrio finanziario, salterà tutto il sistema che è caratterizzato fondamentalmente dai costi dei calciatori», dice Lotito a Sky Sport24 «La proclamazione dello sciopero -prosegue il presidente biancoceleste- è una prova muscolare che non serve a nessuno. L'opinione pubblica non può schierarsi dalla parte dei calciatori. Un conto è avere una rendita di posizione, un conto è legare il proprio reddito alla produttività. È impensabile che un giocatore percepisca 10 milioni a prescindere dai risultati. Bisogna tutelare i diritti dei lavoratori, di quelli veri». ADNKRONOS

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;