CIAO PESCIA CUORE LAZIALE
Si temevano nuovi tafferugli dopo l’ondata di violenza che si è abbattuta sulla Capitale durante la manifestazione degli ‘Indignados’ di sabato. Invece, fortunatamente, il clima, prima e dopo la partita, è stato molto tranquillo. Tutto è funzionato alla perfezione, le forze dell’ordine non hanno lasciato nulla al caso, gli addetti alla sicurezza della società biancoceleste, fuori e dentro l’impianto del Foro Italico sono organizzati al meglio.
Non sono mancati, comunque, numerosi striscioni di sfottò all’interno dell’impianto di gioco: da «Se l’aquila non può volare, perché Tagliavento può arbitrare? » della Curva Nord dei laziali, a «Noi baluardo dell’essere, voi simbolo dell’apparire » della Curva Sud dei romanisti. Peccato solo per quei vuoti presenti nella Tribuna Tevere: per ragioni di sicurezza stavolta è stata riservata soltanto ai tifosi della Lazio con tessera del tifoso, donne e Under 14, e quindi risulta semivuota. La Nord sceglie la scenografia, bellissima. La Sud punta su bandiere al vento e fumo colorato. L’aquila laziale, per motivi di sicurezza, si decide di non farla volare. L’Olimpico, con un lungo applauso, ha ricordato Andrea Pesciarelli, giornalista politico del Tg5, ex cronista di Lazio, prematuramente scomparso all’età di 47 anni nella notte tra il 6 e il 7 ottobre per un incidente stradale. Tutti i colleghi gli hanno dedicato uno striscione commovente: «Ciao Pescia, cuore laziale. Il tuo sorriso per sempre con noi». CORRIEREDELLOSPORT