CINISMO E CONCRETEZZA

 

«L'appetito vien mangiando». Se giocatori, tecnico e presidente continuano a mantenere un profilo basso, tanto da arrivare a dichiarare nel post gara di Bari-Lazio che «mancano 24 punti alla salvezza», i tifosi biancocelesti, invece sognano. È un risveglio pieno di entusiasmo per il popolo della Lazio che dopo il successo di Bari, il quinto in sette giornate (il 3/o fuori casa), ha deciso per una volta di mettere da parte la prudenza e di viversi il primato camminando «tre metri sopra il cielo». «Contro la formazione di Ventura, abbiamo vinto da grande squadra, magari senza dare spettacolo ma con cinismo e concretezza». È questo in sintesi il pensiero della piazza, che sottolinea il ruolo di Edy Reja, riconosciuto unanimemente come il principale protagonista della rinascita biancoceleste, a testimonianza di come, secondo i tifosi, non si tratti solo di un fuoco di paglia. Se cinque mesi fa le radio dei sostenitori della Lazio aspettavano con apprensione i risultati che arrivavano da Livorno, Catania o Bologna per capire se era reale il rischio retrocessione, oggi il popolo biancoceleste sfoglia il calendario per capire dove giocheranno Milan e Inter, le prime inseguitrici in classifica, domenica prossima. In molti forum ci si interroga su cosa sia successo ad una squadra, che eccezione fatta per Hernanes (ma non c'è più Kolarov), è la stessa della scorsa stagione. «Ma è un'altra squadra - confessano - È una squadra che si sacrifica, che si può permettere Zarate terzino destro, che continua ad avere un Mauri che continua a vincere le sue scommesse, che aspetta e poi si divora il suo avversario». E se tutti riconoscono che l'arrivo di Hernanes ha portato qualità e consapevolezza, in molti fanno già il mea culpa per aver giudicato troppo in fretta il condottiero, Edy Reja, ora soprannominato «il giocatore di scacchi». Malgrado avesse fatto il suo dovere nella seconda metà della scorsa stagione, ossia salvare la Lazio, questa estate, con il campionato che non era ancora iniziato, c'era già chi diceva che non sarebbe stato all'altezza della situazione. «Sta dando personalità a questa squadra che negli ultimi anni era venuta decisamente meno - si legge sui blog dei tifosi biancocelesti - Ora il carattere, la determinazione, il sacrificio e l'umiltà, mischiati al lavoro ed ad una maggiore e sostanziale qualità stanno prendendo il sopravvento». Ma in tanti cominciano a chiedere a Reja di volare alto. «Non vogliamo più sentire parlare di punti salvezza - aggiungono - perchè noi cominciamo a crederci. Magari non allo scudetto ma ad una squadra che possa cambiare il suo campionato, le sue ambizioni». E domenica, contro il Cagliari, con il ritorno di Olimpia sono pronti ad un nuovo volo. ANSA

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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