CISSE E LA CURA D'AGLIO

Monsieur Cisse, un vero signore. Una scena così forse non si era mai vista: è uscito dal campo, ha cercato Reja per stringergli la mano. Edy non s’era accorto del gesto, s’è girato di scatto e ha dato il “cinque” al francese, si è stupito anche lui, di solito accade il contrario.  «Prima conta il bene della squadra, ragazzi. Il mio momento arriverà» , continua a scrivere sul suo profilo Twitter.
Uscire dal campo non piace a nessuno. Ma prima conta la Lazio, conta vincere e i grandi devono dare l’esempio. Il signor Cisse lo sta facendo, contro il Parma è stato sostituito al 38′ del secondo tempo, era successo anche contro il Catania all’11′ della ripresa. Quella volta Reja lo richiamò in panchina, Cisse s’infilò nel tunnel degli spogliatoi senza tradire nervosismo, senza fare smorfie particolari, senza pronunciare nessuna parola.  Tuttavia, l’attaccante francese tornò dopo qualche minuto, si era solo fatto una doccia.
Cisse, il campione signore, si ricaricherà grazie alla pausa, non segna dal 15 settembre, da Lazio-Vaslui (2-2). E’ rimasto a secco per tanto tempo, ma ha iniziato a sfornare assist, ne ha collezionati 6 tra campionato ed Europa League. Reja è tranquillo, sa che prima o poi la Bestia tornerà a fare centro, sa che i suoi gol saranno decisivi.
Cisse sa come rinascere, sa come gestirsi, conosce i trucchi del mestiere, sta continuando la cura d’aglio. Sì, l’aglio, il retroscena l’ha svelato Reja qualche giorno fa. A pranzo, prima di ogni partita, il francese mangia sempre uno spicchio d’aglio «e bisogna stargli a dieci metri» , ci ha scherzato su il tecnico. CORRIEREDELLOSPORT

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