COMUNICATO DELLA CURVA NORD
Il mercato di gennaio si è chiuso con l’ennesima nostra delusione.
Mentre ci eravamo ormai abituati a campagne di non rafforzamento della squadra, questa volta la sessione invernale ha prodotto un notevole indebolimento della già mediocre rosa a disposizione di mister Reja.
La losca e dilettantistica gestione della società ad opera del dispotico duo Lotito – Tare, non finisce mai di sorprenderci in senso negativo e di rendere insanabile la frattura tra chi gestisce la S.S. Lazio 1900 e chi ne rappresenta la sua vera essenza, il suo Popolo.
La problematica reale non è costituita dalla cessione di Hernanes di per sè, ma dal modo in cui tale trattativa, come del resto tante altre disastrose operazioni di mercato, è stata condotta.
Avremmo anche potuto accettare il sacrificio del giocatore più talentuoso della nostra rosa (è da anni che abbiamo smesso di credere nelle bandiere, siamo consapevoli di essere noi stessi l’unica inammainabile bandiera) a patto che i soldi del ricavato fossero stati in modo trasparente reinvestiti in un rafforzamento della squadra.
Ma così non è stato! E ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, è emersa la chiara definitiva volontà del presidente Claudio Lotito di lasciare la Lazio nel limbo del calcio Italiano.
Tale reiterato atteggiamento, fa sorgere a noi semplici Tifosi, il neanche tanto illecito dubbio di una gestione finalizzata a interessi economici personali. Una gestione affaristica e personalista non potrà mai collimare con l’interesse non economico generale dei Laziali, a cui sta a cuore esclusivamente il bene della Lazio.
Per noi Laziali la S.S. Lazio è uno stile di vita che ci distingue e ci unisce, è ciò che noi percepiamo come un’appartenenza tradizionalista, trasmessa da padre in figlio, che ci fa Popolo.
Lotito in questa scala di valori ha sempre dimostrato di essere un intruso mal celato.
Il bene primario della la S.S. Lazio 1900, lo dimostrano i fatti, non rientra nella sua gerarchia di valori.
Ciò risulta essere quasi un dato oggettivo se analizzato alla luce della totale chiusura verso partner finanziari e commerciali che verosimilmente avrebbero potuto immettere risorse monetarie con cui intraprendere un duraturo piano di rafforzamento tecnico della squadra.
Il ridimensionamento è ormai oggettivo, figlio di questa nebulosa gestione (sarebbe semplicistico definirla disastrosa!). Siamo arrivati al punto in cui risulta addirittura difficile trovare giocatori disposti a vestire la nostra gloriosa maglia.
La vicenda Hernanes ne è stata l’ultima dolorosa testimonianza: “Vado via, al massimo qui si può vincere la Coppa Italia”. Al giocatore, serio professionista e uomo di valore, va tutto il nostro affetto e ringraziamento. L’umanità e la disponibilità mostrata da quest’uomo, prima che giocatore di calcio, rimarrà sempre nel cuore dei Laziali. Il “vecchio Cuore Biancazzurro” della curva Nord non ti dimenticherà, PROFETA.
Hernanes è un professionista, la maggior parte di noi al suo posto avrebbe fatto la stessa scelta. Perché rimanere a condizioni economiche meno vantaggiose? Per giunta in una società gestita da un tiranno “de noantri”, senza un progetto definito, senza minime ambizioni di successo in ambito nazionale ed internazionale.
E’ giunta l’ora in cui il Sig. Claudio Lotito ci dia le motivazioni sul perché sono anni che la Lazio si trova senza sponsor commerciale, sul perché l’idea di costruire uno stadio di proprietà è stata abbandonata non appena la speculazione edilizia abitativa, al progetto correlata, è stata osteggiata dagli organi comunali preposti e incompatibile alle norme disciplinanti la materia stessa. E’ forse la speculazione stessa il suo reale obiettivo ?
E’ giunta l’ora in cui il Sig. Claudio Lotito ci dia spiegazioni sul perché non ha mai preso in considerazione la possibilità di mettere in vendita la S.S. Lazio 1900 o quantomeno la possibilità d’ingresso in società di potenziali partner finanziari, di verificarne la loro esistenza sul mercato.
E’ giunta l’ora in cui il sig. Claudio Lotito ci dica chiaramente quali sono le sue reali intenzioni.
Noi non possiamo più accettare la mancanza totale di un piano di rafforzamento, non possiamo più accettare che la S.S. Lazio sia relegata a ruolo di compagine nel campionato italiano.
Non lo può accettare la nostra Storia, non lo può accettare il nostro blasone di PRIMA SQUADRA DELLA CAPITALE. Non lo possiamo accettare in quanto Popolo e Fedeli Guardiani di una tradizione che vive dal 9 Gennaio 1900.
La S.S. Lazio 1900 è patrimonio storico del suo Popolo e in esso vive, si rigenera e si fa grande.
Inoltre, teniamo a precisare, per chi ancora non l’avesse capito e scrive di fantomatiche iniziative su Fb, per il derby saremo TUTTI presenti, per stringerci con il veleno intorno alla squadra e condurla alla vittoria. In Lazio - Sassuolo, come già stabilito, uniti e compatti esprimeremo tutto il nostro dissenso verso questa sottospecie di dirigenza. AVANTI LAZIO!".