COREOGRAFIA PER IL DERBY
Un fischio lungo 84 anni: “Rigore pe' a Roma”. Ecco la coreografia per il prossimo derby: fischietti per tutti i laziali, arbitri provocatoriamente parziali di una serata tutta da vivere. Da piazza Vescovio allo stadio Olimpico, la raccolta fondi continua. La Nord promette effetti speciali. A proposito, altro che Roma, Maurito non si discute, si ama: “Anche se lo criticate, con la Lazio nel mio cuore c'è sempre Zarate”. Ricompare in Curva lo striscione per il numero 10 argentino, in uno dei momenti più delicati della sua storia in biancoceleste. S'invoca il suo talento per la “vendetta” contro la Roma. Dopo 4 sconfitte consecutive, c'è solo un imperativo: “Bisogna vincere”. La testa è insomma a domenica prossima. Sepolto per una settimana ogni dissapore verso la dirigenza. Uno striscione lancia segnali di pace: “Concordia parvae res crescunt”. Un motto sallustiano anche in vista della volata Champions: “Nell'armonia le piccole cose crescono”. E la Lazio, comunque andrà a finire, da brutto anatroccolo s'è già trasformata in splendido cigno. Anzi, senza metafore, in maestosa aquila: Olympia incanta ancora una volta, col suo splendido volo, persino i palermitani. Accoglienza preventivata per il neoallenatore Cosmi: “Bastardo giallorosso”. Pungente per il presidente rosanero dopo la pesante sconfitta con l'Udinese: “Zamparini bubu(sette)te”, l'ironia di uno striscione. Gli spalti infieriscono, Sculli lo gela subito con una doppietta: primi gol all'Olimpico per il boato dei 25mila laziali. Domenica saranno fuochi d'artificio. REPUBBLICA