LAZIO: CHE DIFESA DI FERRO

Chi si sorprende del quarto posto della Lazio sbaglia. Eccome. Il segreto della squadra di Edy Reja non è tanto la difesa, quanto la fase difensiva vera e propria. Il reparto arretrato biancoceleste è il meno battuto del campionato dopo quello del Milan. Sono venti le reti subìte dai rossoneri, ventitré quelle incassate dai laziali. Ma il dato che fa capire quanto è solida non tanto la difesa, ma l’intera squadra è che in ventotto giornate di campionato la Lazio è una delle formazioni che ha subìto meno tiri in porta. Anche in questo caso è seconda dietro al Milan, ma non così tanto, visto che assieme al Napoli siamo intorno alle venti conclusioni di differenza. Nei confronti di Abbiati sono state fatte 301 conclusioni, mentre contro Muslera 326. Insomma, se la Lazio è lassù non è per fortuna o altro, bensì per vera organizzazione tattica. Non solo. I numeri di questa squadra laziale sono tra i più alti degli ultimi venti anni, se non di più. Nemmeno la formazione di Roberto Mancini, che era piena zeppa di campioni, è riuscita a marciare con ritmi così impressionanti. Basti pensare che alla ventottesima giornata della stagione 2002-2003 la Lazio aveva conquistato 49 punti. Stessa sorte di quella di Delio Rossi che nel 2006-2007 aveva gli stessi punti. In realtà erano 46, anche se sul campo ne aveva conquistati 49 per via della penalizzazione di tre punti dovuta a Calciopoli. IL MESSAGGERO
 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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