DOSSIER ARBITRALE

Il giorno dopo restano delusione ed amarezza. L’arbitraggio discutibile di Rocchi a Palermo rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso. E allora Lotito esplode, non ci sta a vedere la sua Lazio penalizzata, costretta a lasciare per strada punti decisivi nella corsa verso la salvezza. Ieri ha confermato la sua dura presa di posizione contraria alla linea tenuta per tanti anni di non giudicare mai l’operato degli arbitri: «Nel momento in cui il sistema perde credibilità bisogna porsi degli interrogativi. Serve fare in modo che tutti possano concorrere alla pari, indipendentemente da fattori che snaturano il risultato, attraverso l’ausilio della tecnologia e quant’altro possa dare maggiore certezza di valutazione».

C’è bisogno della moviola in campo per evitare gli errori clamorosi commessi da Rocchi (ieri è stato inibito fino all’8 marzo il diesse Tare per proteste e squalificato Muslera per un fallo che non ha mai commesso). Ma non è tutto il presidente Lotito è pronto a «ricusare» gli arbitri che erano coinvolti in Calciopoli a causa di presunti favori alla Lazio. Lotito spiega: «Sarà un caso ma Rocchi e Tagliavento quando ci hanno diretto dopo lo scandalo non sono mai stati lucidi nelle loro decisioni quasi volessero dimostrare qualcosa. Collina ha sbagliato a mandarci l’arbitro fiorentino, bastava vedere i precedenti». Il presidente della Lazio prepara un dossier da mostrare nelle sedi competenti per mostrare i torti subiti. «Abbiamo almeno 12-15 punti in meno per colpa di decisioni sbagliate, non ne posso più. La Lazio conosce la cultura della sconfitta ma dopo cinque anni di silenzio sento il dovere di parlare per difendere la mia società».

L’elenco è lunghissimo Lotito snocciola le partite e gli episodi incriminati. Si parte da Lazio-Juve di settembre, si finisce alla direzione di domenica scorsa. Una lunga serie di sbagli che hanno condizionato il cammino della Lazio. Anche se, per onestà, non bisogna dimenticare il gol di Gilardino non dato ai viola e qualche altro piccolo «errore» a favore dei biancocelesti. Comunque poca roba in confronto allo scempio visto soprattutto nelle ultime partite. Inutile snocciolare gli errori, ci sono e pure tanti, la Lazio ha il dovere di essere più forte e di andare avanti ma in gioco ci sono circa 50 milioni in caso di retrocessione e quindi Lotito fa bene a tenere alta l’attenzione sul suo club.
 

IL TEMPO

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