TUTTI PAZZI PER CISSE'

Scene così sulla sponda laziale non se ne vedevano da anni. Dai tempi del matador Salas e ancor prima di Alen Boksic. D’acqua sotto i ponti ne è passata, la Lazio stellare di Cragnotti è lontana, ma la campagna acquisti di Lotito sta infiammando gli animi dei tifosi. Il nuovo messia della Lazio è un dj che adora i tatuaggi che ornano praticamente ogni parte del suo corpo, indossa maglie lucide, porta mocassini zebrati. Sulla mano sinistra, quella in cui ogni dito è sormontato da una cifra tatuata che va a comporre il 1981 (la sua data di nascita), un diamante da far impallidire i più eccentrici rapper statunitensi. Djibril Cissè è arrivato. E il suo sbarco a Fiumicino di Roma non è passato inosservato. Centinaia di tifosi biancocelesti hanno affollato fin dalla prime ore della mattina lo spazio antistante gli arrivi internazionali dell’aeroporto, prendendo un po’ di sorpresa tutta l’organizzazione che evidentemente non si aspettava questo entusiasmo.
 

CHI L’HA VISTO? - « E’ lui ». Concitazione, attesa, maglie della Lazio vecchie e nuove. I turisti guardano con uno strano sentimento di stupore e apprensione la gioventù biancoceleste. «Questa volta l’ho visto davvero ». Ma è solo un sacerdote di colore: un buco nell’acqua, però anche a lui tocca un applauso e un coro. L’attesa si trasforma in burletta. E’ la volta di una signora. Quindi l’apoteosi quando varca la soglia una ragazza deliziosa e timida. Partono grida belluine. Il rossore si impossessa del suo viso, intimidita scappa via. Splendido intermezzo, non c’è che dire, ma il popolo biancoceleste è in attesa del nuovo idolo. Cissè però si fa attendere.
 

MISTERO - L’arrivo a Roma dell’asso francese è stato tenuto nascosto fino all’ultimo. Ma i tifosi sono pronti lo stesso. Alle 10, orario previsto e rispettato anche con qualche minuto d’anticipo, il motore Aegean A3 650 si posa sulla pista romana. Il calciatore ritira il trolley prima di essere “parcheggiato” nelle stanze della Guardia di Finanza, in attesa che venga creato un varco in quel muro umano, famelico di flash e contatti, che intanto si era venuto a creare.
 

IL BAGNO DI FOLLA - I tifosi si agitano. Cissè - maglia nera su giacca dello stesso colore ma lucido, pantaloncini corti grigi e mocassini zebrati bianconeri un tantino kitsch ma a che ai suoi piedi, 45 e un terzo di misura, non stonano - esce. La cresta è quella mohicana d’ordinanza (e tra i tifosi già si vedono i primi emuli). C’è chi gli mette al collo la sciarpa, chi semplicemente lo vuole toccare. Potere taumaturgico e idolatria, moda europea e richiami tribali africani. La Costa d’Avorio mai dimenticata.
 

SORRISI - Un sorriso lo regala a tutti, ma gli occhi profondi di Djibril lasciano intravedere un pizzico di paura: forse, neppure lui, una stella del calcio internazionale, poteva pensare a un’accoglienza di questo tipo. Il calore dei tifosi diventa una spinta fisica dalla quale una ventina d’agenti tentano di proteggerlo. L’accoglienza è di quelle che non si possono scordare: creatosi il varco, il francese salta sulla macchina nera di grossa cilindrata che lo sta aspettando. La partenza prepotente, scattosa, per dribblare i tifosi che non disdegnavano l’appoggio del cofano per cercare di strappare l’ultima immagine.
 

PAIDEIA - Da Fiumicino il calciatore si è recato direttamente alla clinica Paideia per sottoporsi alle visite mediche terminate intorno alle 14. I due brutti infortuni a tibia e femore su entrambe le gambe sono stati completamente superati.
 

RIPOSO - Subito dopo le visite, Cissè si è ricongiunto alla moglie Jude che lo aspettava all’ hotel River Chateau, dove hanno pranzato e riposato. Nel pomeriggio incontro con il ds Igli Tare e il segretario Armando Calveri per le firme sui contratti. In serata l’incontro con il presidente Lotito e questa mattina il viaggio verso la sua nuova squadra. CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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