ERA UNA LUPA SPELACCHIATA

Un simbolo di Roma da re­cuperare per la Lazio, la prima squa­dra della Capitale. E’ l’idea su cui sta lavorando Lotito per la prossima sta­gione, l’ha rivelata ieri, aggiungendo un capitolo nuovo. Perché se già in tempi recenti aveva manifestato il desiderio di scrivere sulle maglie che la Lazio è stata la prima società di calcio nata a Roma (9 gennaio 1900), ieri ha parlato anche di un simbolo senza svelarne l’identità. Forse il Co­losseo, proprio come era avvenuto due anni fa a Pechino, in occasione della finale di Supercoppa, quando il logo con il monumen­to più famoso di Ro­ma era stato applica­to sulle maglie bian­coceleste sotto l’egida della Regione Lazio.
Ma era il frutto di una sponsorizzazione. Lo­tito, sull’argomento, non è stato esplicito, non ha confermato, ma ci ha girato intor­no.
«Siamo per i fatti, non per i proclami, ci stiamo ancora pen­sando. Certo due anni fa abbiamo portato il nome di Roma e l’ab­biamo rappresentato dall’altra parte del mondo, peraltro anche riuscendo a vincere e fu un motivo d’orgoglio» . C’è molto da ap­profondire, servirebbe un accordo con Roma Capitale e il sindaco Ale­manno prima di poter procedere. Si tratta di un’operazione complessa. Non ci sono ancora le condizioni per poter applicare un nuovo simbolo (magari l’aquila che volteggia sul Co­losseo) sulle maglie, ma conta il con­cetto. Lotito intende recuperare un simbolo che possa identificare la La­zio con Roma.
STORIA -
Certo la polemica l’ha inne­scata ieri in occasione della confe­renzastampa al Circolo Canottieri Lazio.«Il simbolo originario della Roma non era la Lupa di Romolo e Remo, ma era una Lupa ben diversa. C’è chi si è appropriato del simbolo di Roma. Noi sulla maglia scrivere­mo che la Lazio è la prima squadra nata nella Capitale. E mi piacerebbe anche poter indentificare un simbo­lo, un riferimento certo e storico del­la città, anche perché ne abbiamo tutti i diritti, essendo nati per primi». Ieri sera ha conosciuto Lorik Cana e Federico Marchetti. Oggi forse riu­scirà a presentarli al centro sportivo di Formello, dove verrà anche lan­ciata la campagna abbonamenti per la prossima stagione.
FAMIGLIA -
Poi Lotito continuerà a spingere per la Cittadella dello Sport e lo stadio di proprietà. Ieri ha uf­ficializzato la sinergia con la Polisportiva a livello di comunica­zione, tutti sotto l’uni­ca bandiera, per con­tarsi e prendere cor­po, per non disper­dersi, per rappresen­tare l’intera famiglia biancoceleste.«Sia­mo come tante gam­be di un unico corpo. Questa è una giornata importante. Ci sono tanti figli e un padre putativo, che non è più importante o ha una supremazia, ma solo un maggiore forza mediatica. Il progetto è aiutare i più giovani, i più piccoli, i più debo­li. C’è un patrimonio storico, cultu­rale e di tradizioni da mantenere. E’ un progetto che prevede una struttu­ra unica, tutti sotto la stessa bandie­ra, possibilmente un giorno all’inter­no di una Cittadella dello Sport, per­ché intraprendere un percorso di cambiamento è nel nostro Dna e po­tremo sfruttare la forza d’urto dellagrandefamiglia». CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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