GIUSTIZIA E' FATTA !!!

La Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi per l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, dichiarato colpevole dell' omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre 2007 sull'A1 nei pressi di Arezzo. Spaccarotella potrebbe finire in carcere gia' nelle prossime ore per scontare la pena.

Spaccarotella, che non ha subito carcerazione preventiva durante le indagini preliminari, era stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per omicidio colposo, determinato da colpa cosciente. In secondo grado i fatti erano stati qualificati come omicidio volontario per dolo eventuale e la pena era stata elevata a nove anni e quattro mesi di reclusione. Il ricorso dell'imputato in Cassazione è stato ora rigettato e la sentenza è così diventata irrevocabile. Cominceranno ora gli adempimenti per l'esecuzione della pena, che dovrebbero concludersi nelle prossime ore, o domani, con il trasferimento di Spaccarotella in carcere. L'agente della Polstrada sospeso dal servizio, ha atteso nella sua casa di Arezzo il verdetto della Cassazione.

Il sostituto procuratore generale Francesco Iacoviello aveva chiesto la conferma della condanna d'appello, pari a nove anni e quattro mesi di reclusione. Per il pg si trattò di omicidio volontario e non colposo come invece ritenuto dai giudici di primo grado.

La requisitoria del pg Iacoviello è durata circa un'ora e si è conclusa con la richiesta del rigetto del ricorso presentato dai legali di Spaccarotella, avvocati Federico Bagattini e Francesco Molino. L'udienza è in corso innanzi alla Prima sezione penale della Cassazione gremita di amici e parenti di Gabriele Sandri. In prima fila, insieme al legale di parte civile, avvocato Michele Monaco, siedono, con grande compostezza il fratello e il padre della giovane vittima, Cristiano e Piergiorgio Sandri. Spaccarotella che in attesa del giudizio definitivo è stato sospeso dal servizio, si trova in stato di libertà. In primo grado era stato condannato dalla Corte di Assise di Arezzo, il 14 luglio 2009, ad una condanna più mite di circa cinque anni per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento, condannato poi in appello a 9 anni e 4 mesi di reclusione (pena ridotta per il rito abbreviato).
«Quello che purtroppo è accaduto a Gabriele è un esempio di scuola di dolo eventuale: è inimmaginabile che un operatore esperto non si possa essere reso conto e quindi non abbia avuto la certezza del rischio di quello che commetteva sparando contro una macchina dove viaggiavano 5 ragazzi». CORRIERE

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;