IACOVELLI CONFERMA BARI-ROMA

Iacovelli non vuole essere etichettato come colui che vendeva le partite inducendo i calciatori a farlo, magari con un'insistenza al limite delle minacce, e svuota il sacco, facendo anche altri nomi oltre a quelli già noti: Masiello, Rossi, Bentivoglio e Parisi che, secondo, un investigatore "ne escono a pezzi" (Iacovelli esclude, invece Padelli) .
Aggiunge anche una partita inedita: Bologna-Bari, rimasta, però, a livello di tentativo. Iacovelli, assistito dall'avvocato Andrea Melpignano, si impegna a raccontare come, a suo dire, sono andate le cose: non era lui a individuare gare da taroccare e giocatori da corrompere. A questo ci pensava l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista e l'infermiere contattava chi di dovere come era solito assolvere a tutte le piccole incombenze che gli erano affidate dai calciatori: dall'andare a prendere una macchina, al pagare le bollette.
Esclude di aver avuto un ruolo nella combine di Milan-Bari, ma conferma le anomalie di Sampdoria-Bari, Bari-Roma, Palermo Bari, già nell'inchiesta. Ammette di aver dato 70 mila euro proveniente dal gruppo di scommettitori degli Zingari per Palermo-Bari a Masiello. Denaro che Masiello dice di aver restituito dopo la partita che lui e i colleghi avevano giocato correttamente. GAZZETTA

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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