"IL CAMPIONATO SE LO FA ABETE"

Dodici mesi di squalifica a Maurizio Zamparini e dieci a Claudio Lotito. Costano cari ai due presidenti di Palermo e Lazio alcuni affari di mercato (Pastore, Zarate e Cruz). E’ l’inizio di una piccola valanga, una valanga innescata da una serie di irregolarità che i dirigenti hanno commesso in questi anni nei rapporti con gli agenti dei calciatori. Perché nel mirino sono finite 21 società (11 di A e 10 di B) con l’accompagnamento di otto presidenti (il primo condannato a sei mesi di inibizione è stato Igor Campedelli del Cesena), 42 agenti di calciatori, 25 funzionari e impiegati amministrativi. Insomma, la Commissione Disciplinare Nazionale è soltanto all’inizio del suo lavoro. Il problema essendo vasto è stato sollevato dalla Lega in Figc. In alcuni casi le irregolarità sono di carattere formale, conseguenza di norme non aggiornate e di consuetudini che si sono radicate negli ultimi dieci anni.
«Allora dovrebbero squalificare tutte le società di A e B». Stizzita come suo costume la reazione di Maurizio Zamparini all’improvvisa tegola dell’inibizione di ben 12 mesi da parte della Disciplinare che ha ritenuto irregolari una serie di operazioni di mercato portate a termine negli anni scorsi dal Palermo, fra cui gli acquisti di Pastore, Acquah, Morganella ed altri.
Il presidente rosanero non ha mai avuto giudizi teneri per le decisioni della giustizia sportiva da cui ha subìto spesso altre inibizioni, ma in ogni caso ribadisce la sua convinzione di non avere fatto “porcherie”. «Stop di 12 mesi? - ha affermato Zamparini - allora squalificheranno tutte le società di serie A e B e il campionato se lo farà Abete. Intanto non sono cose di cui mi sono occupato io, ma il mio amministratore delegato e il mio segretario (sospeso per due mesi anche Roberto Felicori, segretario del club - n.d.c.). Noi presidenti mettiamo solo le firme. In ogni caso, nessuno ha fatto alcuna porcheria, abbiamo agito come fanno tutte le società da almeno 10 anni, quindi adesso mi aspetto che squalifichino tutti i presidenti e il calcio stesso...».