IL PAGELLONE

MASSIMO ESPOSITO-

Muslera 6,5: Compie un solo intervento a mano aperta su diagonale velenoso di Biabany. Un’incertezza su una conclusione di Antonelli ed una serie di uscite sempre apprezzabili. 
Lichtsteiner 5: Inizio disastroso. Sbaglia per l’ennesima volta una diagonale difensiva a cinque. Il contributo offensivo è irrisorio. Reja in conferenza stampa ci comunica che è soltanto al 50% della sua forma fisica.
Biava 6: Controlla con autorità la sua zona di competenza senza infamia e senza lode. Verso la fine dell’incontro prende un agomitata in faccia e l’incredibile arbitro De Marco gli fischia una pericolosa punizione dal limite contro. Incredibile.
Stendardo 7: Sempre risoluto negli interventi difensivi fa centro per la seconda volta in quattro gare sfruttando ancora un tiro dalla bandierina. Gioca sempre con ardore e ha grinta da vendere. Un'altra dimostrazione che i giocatori preparati da Crialesi sono atleticamente più in forma di quelli preparati dallo staff di Ballardini.
Radu 7: Sempre autoritario. Sbroglia parecchie situazioni complesse uscendo sempre a testa alta. Dalla sua posizione il Parma non si rende mai pericoloso. Una piccola sbavatura a metà ripresa non incide sul suo voto.
Kolarov 6: Secondo Reja non giocherà più a centrocampo dove invece aveva reso molto nell’unica idea geniale di Ballardini. Sciupa un gol clamoroso dopo una cavalcata coast to coast sparando addosso a Mirante da posizione centrale. Sembra giocare con il freno a mano tirato. Da risolvere la sua posizione contrattuale.
Brocchi 7: Carica i compagni in avvio di partita salvando anche sugli svarioni ello svizzero. E’ sua la prima conclusione in porta della Lazio. Offre aiuto a tutti i compagni e soprattutto non molla mai anche quando perde il pallone insegue l’avversario per cercare di riconquistarlo.
Ledesma 7: Gioca un partita dopo 7 mesi. Ha una voglia matta che resterebbe in campo per 3 ore. Non molla un centimetro a centrocampo mostrando la sua importanza in fase di interdizione e contrasto. Una sola sbavatura a metà primo tempo ma tanto fosforo e una posizione tattica invidiabile. Speriamo che si risolva presto la sua posizione contrattuale perché è un giocatore assolutamente imprescindibile nella scalata verso la salvezza.
Mauri 6: In discesa dopo le prove contro la Juventus (complimenti per un altro rigore regalato) e il Catania. Lega il centrocampo all’attacco ma non è preciso in alcune rifiniture determinanti. Aiuta anche Ledesma nelle fasi di ripartenza, ma spesso non è risoluto come l’argentino nei contrasti. Esce stremato da capitano.
Rocchi 5: Sempre in ritardo si fa anticipare sempre da Panucci che non è certo un fulmine di guerra. Nella ripresa spreca egoisticamente un’occasione d’oro sparacchiando alle stelle invece di servire un liberissimo Floccari. La cosa migliore della partita la fa al triplice fischio finale quando va ad abbracciare tutti i suoi compagni, specialmente Zarate.
Floccari 7: E’ tornato il Floccari ante infortunio di Bergamo. Brillante già nella prima frazione, segna un gol da rapinatore d’area che solamente l’incompetenza dell’arbitro e del suo assistente gli negano. Entra in ogni azione offensiva biancoceleste ed a 5 minuti dal termine ha il merit od’iniziare e di rifinire l’azione per il secondo gol di Zarate che chiude definitivamente la partita.

Zarate 7: Entra e la Lazio si trasforma divenendo pericolosa in ogni azione offensiva. Reja lo carica negli spogliatoi convincendolo della sua importanza quando il ritmo degli emiliani inevitabilmente calerà. Lui entra grintoso come non mai e per iniziare si guadagna subito l’angolo da cui nascerà la rete di Stendardo. Contiuna a far temare i gialloblu ogni qualvolta prende il pallone e realizza con tocco felpato la rete della sicurezza tornando al gol in campionato dopo praticamente un girone di astinenza. Indispensabile.
Firmani 6: Entra per Mauri ed accompagna Kolarov nella cavalcata verso lla clamorosa occasione sciupata. Sempre bravo in fase di filtro, ma Brocchi gli è decisamente superiore.
Diakitè 6: Entra nel finale per Lichtsteiner ed ha il tempo per una bella chiusura e per uno svarione a centrocampo. Da tenere in considerazione per il ruolo di esterno destro.  
Reja 7: Indovina la mossa Zarate. Averlo fresco negli ultimi trenta minuti si rivela una mossa vincente. Al contrario del suo predecessore non sta mai fermo in panchina trasmettendo grinta ai ragazzi. Al termine della partita se li abbraccia tutti in senso di riconoscimento.

MASSIMO ESPOSITO     

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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