IL PAGELLONE DI BOLOGNA-LAZIO

 

8: Stefano Mauri: E’ lui il simbolo della rinascita biancoceleste. Oggi con i gradi di capitano (a nulla è valsa la pantomima nell’intervallo per consegnare la fascia a Rocchi) ha preso per mano la squadra nel momento dello smarrimento e suonato la carica con il gol importantissimo prima dell’intervallo che ha permesso agli undici di Reja di entrare nella ripresa con ben altro cipiglio.

7:Reja: Mossa tattica strategica da applausi quella di togliersi gli occhiali prima dell’abbraccio finale dei ragazzi dopo un’impresa che sa molto di salvezza anticipata. Importante anche saper capire i propri errori e togliere l’impacciato Biava per far spazio a Rocchi nel tentativo, poi riuscito, di una clamorosa rimonta.

7: Andrè Dias: Acquisto vero. Giocatore prezioso in fase difensiva sia sulla fascia che in zona centrale, a Bologna ha trovato il suo primo gol con la mitica maglia della Lazio dopo aver colpito una traversa. Titolare anche nella prossima stagione.

7: Stendardo: Gioca con grinta speciale partecipando alla realizzazione del gol del pareggio e chiudendo situazioni intrigate. E’ pronto per Toni.

7: Rocchi e Zarate : Oggi contributo fondamentale di Rocchi che quando entra dalla panchina risulta essere sempre decisivo e dell’argentino che finalmente è sembrato quello dell’anno scorso partecipando fattivamente alla costruzione della prima e della terza segnatura e sciorinando un repertorio di finte e dribbling davvero maestoso. Peccato per il palo e per l’occasione sciupata nel finale.

7: Brocchi: Malgrado problemi extra-calcistici offre il suo contributo senza lesinare una goccia di energia. Ce ne vorrebbero almeno un altro paio come lui.

4: Biava: Schierato in un ruolo non suo fa una brutta figura in apertura sul gol di Guana e inanella una continua serie di errori per tutto il resto dell’incontro. Inguardabile.

4: Firmani: Il voto è la media per la sua esultanza da tifoso (8) e per l’azione di contropiede 5 contro 1 (0) chiusa da un passaggio inguardabile che non ha creato nemmeno i presupposti per un tiro verso la porta dell’ormai rassegnato Viviano.  

0: Approccio alla gara: Venti minuti da brividi stile Atalanta-Lazio. Poi per fortuna una lenta ma inesorabile crescita che ha portato ad una meritatissima vittoria.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;