IL PAGELLONE

 

10: Abbraccio finale: L’esultanza finale di tutta la rosa , stile terzo tempo del rugby, è stata davvero emozionante compresa la finta mini-rissa piena di felicità tra Diakitè e Stendardo. Noi li vorremmo vedere sempre così grintosi e battaglieri. Speriamo sia l’inizio di un mini-ciclo. Notata soprattutto la felicità di Baronio, Del Nero e Berni che è il miglior termometro per stabilire la situazione dello spogliatoio. 
9: Stefano Mauri: Non riusciamo a capire i fischi per questo ragazzo che da mesi è il migliore della Lazio. Continuo movimento senza palla, assist delizioso per il gol di Rocchi e un continuo legame tra il centrocampo e l’attacco. Dimentichiamo gli errori contro Udinese e Fiorentina. Possono capitare. Mercoledì sosteniamolo senza se e senza ma. Lo merita.
7: Rocchi e Floccari: Avevamo attaccato duramente in settimana il capitano che ha risposto con una prova che non vedevamo da anni. Non soltanto il gol ma un continuo pressing sugli avversari. Floccari slalomeggia stile Tomba realizzando un gol d’autore e purtroppo si procura un maledetto guaio muscolare a pochi minuti dal termine.

7: Moto perpetuo: Lichsteiner e Brocchi non si sono fermati un attimo recuperando un’infinità di palloni e lottando su ogni centimetro così come avevamo richiesto ad alta voce nella trasmissione di venerdì.
6: Meglio con Diakitè che con Biava: Il giovane biancoceleste offre più garanzie secondo noi sia dal punto di vista fisico sia da quello della velocità. Oltretutto nello stacco aereo non ci sono paragoni. Lo tenga presente il mister.
4: Rapporto squadra-Tare: Mi è venuto il grande dubbio che la squadra non sopporti più la presenza di Tare. Non si spiega la differenza di rendimento in soli sette giorni tra Bari e Cagliari. I giocatori a più riprese hanno dichiarato di voler star soli ed oltre allo psicologo hanno velatamente ottenuto di non voler nemmeno l’albanese nella trasferta. In effetti per la prima volta Igli non ha viaggiato con i ragazzi. Esperimento da ripetere visti i risultati raggiunti.
3: Meglio in trasferta che in casa: rendimento casalingo disastroso. Questa notizia è davvero incredibile. La Lazio ha ottenuto 15 punti in trasferta e 14 in casa. Lontano dalle mura amiche (?) la squadra si esprime meglio senza la pressione che le continue contestazioni dei tifosi mettono alla squadra. I fischi durante la formazione non contribuiscono a migliorare la situazione. Una mano sulla coscienza per Lazio-Siena che se fosse Siena-Lazio mi renderebbe più ottimista. 
Senza voto: Muslera: Una sola parata su tiro da 30 metri di Lazzari e un’uscita spericolata nella ripresa su Matri. E’ tutta qui la partita del portiere uruguagio e sottolinea la prova maiuscola della squadra intera.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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