IL PUNTO BIANCOBLU

ROCCO ILARIA-IL ROMANISTA E IL MONDO ALLA ROVESCIA.Tutto è bene quel che finisce bene.

Il campionato è andato in archivio con i verdetti più giusti e meritati.

Dopo un calvario durato per mesi i poteri forti di questa penisola del pallone (e della politica) hanno dovuto arrendersi al Dio del calcio.

Perché puoi acchittarti qualsiasi cosa, puoi scervellarti per cercare di far andare tutto nel verso che più ti piace, ma quando si tratta di tirare le somme, al dunque, vince sempre (esclusa la Juve degli ultimi 20 anni) la più forte.

Per un dato storico ed inconfutabile la stagione 2009 – 2010 si è conclusa con la seguente spartizione dei titoli nazionali: Scudetto e Coppa Italia all’Inter, Supercoppa Italiana alla Lazio.

Per tutto il resto della scomposta compagnia: zero tituli.

Nella felicità dell’occasione e nella giusta serenità ritrovata, oggi siamo andati a curiosare nel giornale dei dirimpettai; quale miglior momento, quello attuale, per riassumere il loro punto di vista sul mondo pallonaro (anche se avremmo scommesso i milioni su ogni frase poi ritrovata).

Bene. Al solito, eccoci a confrontarci con un vero e proprio mondo alla rovescia, il mondo delle favole dove loro sono abituati a vivere, quel mondo fantastico noto e riconosciuto solo agli adepti della seconda squadra della Capitale ed esclusivamente all’interno del Grande Raccordo Anulare.

Leggiamo e commentiamo insieme i due mondi paralleli: uno, quello visionario; l’altro, quello reale.

Il R. : “CHI TIFA ROMA NON PERDE MAI”. La realtà: anche per quest’anno, zeero tituli. Quindi, contrariamente da noi laziali che abbiamo vinto, chi tifa Roma perde sempre.

Il R. : “DIRE COS’E’ UN AMORE CI RIESCE MEGLIO QUANDO STAI MALE, QUANDO HA VINTO L’INGIUSTIZIA, LA CATTIVERIA, IL POTERE, LE MALELINGUE, LE INTERCETTAZIONI, LE TELEFONATE MAI PAGATE”. La realtà: il trio Rizzoli-Tagliavento-Rocchi ha regalato (diciamo per incompetenza tecnico-arbitrale) ai dirimpettai circa una decina-quindicina di punti aggratisse, tra sviste a senso unico, mancate espulsioni, mancati rigori contro, rigori regalati e favori indiretti compiuti ai danni dell’Internazionale; per noi, naturalmente, in buona fede; ma talmente in gran numero da costringere un uomo limpido, onesto e vincente come Josè Mourino ad intrecciare le mani come fosse finito ar gabbio già una quindicina di giornate fa…nonostante i tanti punti di vantaggio sulle inseguitrici, lui, lo Special One, aveva già fiutato il biscottone in preparazione…tanto da essersi convinto a sloggiare da questo nostro calcio dei soliti noti, delle solite lobby. L’INGIUSTIZIA, IL POTERE, LE MALELINGUE. Ma come? Ma allora, il vergognoso assalto mediatico anti-Inter portato senza esclusione di colpi da giornali, siti e tv lungo un fronte esteso e compatto di corazzate giallobiancorossonere?…e la vomitevole aggressione alla Lazio  e ai suoi tifosi per la partita Lazio – Inter, senza minimamente parlare delle avversarie della roma delle ultime giornate di campionato, nemmeno per sbaglio durante le settimane di preparazione alle partite?…senza fare cenno alla più che sospetta arrendevolezza del Bari, del Parma, del Cagliari, del Chievo e di tanti altri precedenti burrosi sparring partners?…e le gravissime situazioni di dissesto finanziario tollerate e prorogate dalla Federazione per alcune società e non per altre? LE INTERCETTAZIONI E LE TELEFONATE MAI PAGATE. Ma forse un po’ tutti noi abbiamo sognato di aver ascoltato l’intercettazione telefonica, tenuta nascosta nell’indagine dell’ultima calciopoli, riguardante la partita salvezza Atalanta – Roma del campionato taroccato del 2005…laddove alcune squadre pagarono salatamente per colpe assai minori e altre, guarda un po’, se la passarono liscia, esattamente come nel Calcio scommesse del 1980…Insomma, queste sentenze del R. ci sembrano un tantinello visionarie, se rapportate ai fatti conosciuti, o no?

Il R. “L’INTER VINCE A SIENA CON MILITO MA C’ERA UN RIGORE PER I TOSCANI”. La realtà: tutte le moviole hanno giudicato l’impatto di Motta assolutamente involontario. Ma naturalmente, per tradizione consolidata, è un complotto arbitrale.

Il R. “IL MINISTRO LA RUSSA LAMENTANDOSI DELL’ANIMOSITA’ DEL SIENA, NON HA CAPITO ANCORA CHE NON TUTTE LE SQUADRE DI CALCIO SONO LA LAZIO”. La realtà: …e non tutte sono come la roma del 1972-73 (roma – Juve), come la roma di roma – Udinese (con retrocessione della viola), come la roma di roma – Torino (con salvezza del Toro), come Bari, Parma, Cagliari e Chievo di questo campionato giallorosso…etc. etc…

Il R. “UN CIALTRONE IN CAMPO SBEFFEGGIA ROMA E LA ROMA”. La realtà: l’organo giallorosso critica la maglietta di Materazzi a Siena nel fine partita. Ma come? Loro che sono gli artisti assoluti della t-shirt, della maglietta sfottò, della presa in giro, dell’avverso sbeffeggiamento…tanto da meritarsi Lazio – Inter fino all’ultimo goccio dell’amaro calice! E Materazzi sarebbe un cialtrone? E chi fa i pollici versi cosa sarebbe? E chi formula pubblicamente da tesserato reiterati auguri di serie B, come definirlo/a?

Non c’è verso, non c’è nulla da fare. Sono sempre gli stessi, dal 1927…inguaribilmente uguali, inevitabilmente unici.

Da un lato li comprendiamo, è dura confrontarsi con una realtà storica leggendaria che ti soffia sul collo nella stessa città.

Dall’altro, sono sempre assolutamente divertenti, se non ci fossero bisognerebbe inventarli.

Nonostante il loro unico e irraggiungibile mondo alla rovescia, occorre, però, (pur nell’estrema lacunosità delle loro effettive origini cittadine) riconoscergli l’unica prerogativa, tutta romana, di cui sono ampiamente dotati: E NUN CE VONNO STA’ (neologismo e sinonimo di STATE A ROSICA’).

 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;