IL PUNTO BIANCOBLU
ROCCO ILARIA- Note sparse per questo primato assoluto e meritato da parte della prima squadra della Capitale.Ho tanti pensieri che, spesso, collimano con quelli di gran parte della tifoseria laziale.Allora, facciamo un bel calderone e mischiamoli tutti insieme, che la carne al fuoco è tanta e succulenta.
Cominciamo con Olimpia, la meravigliosa Aquila che volteggia sullo stadio Olimpico ad ogni esibizione casalinga della nostra Amata.E’ chiaro come questo meraviglioso nome non sia stato frutto di un risultato del referendum tra tifosi, considerato che fino all’ultimo momento questo nome non compariva nemmeno tra i primi 3 votati.
Ma è stato meglio così. Tra nomi di fumetti e boicottaggi romanisti, avremmo dovuto battezzarla con un nome non all’altezza della sua bellezza della sua maestosità e di ciò che rappresenta per Roma e per la S.S.Lazio 1900. Dunque, bene ha fatto la società a deciderne autonomamente il nome.
Questa dell’Aquila è una iniziativa meravigliosa, guardavo gli occhi di mia figlia mentre l’animale volteggiava alto e il cuore mi si è riempito di orgoglio e soddisfazione.
E dentro me pensavo: mo provate a fa volà na cagna, se ce riuscite!!!
Altro pensiero sparso: Calciopoli e quanto sta “uscendo” in quel di Napoli.
Ci confermate che il maresciallo Auricchio (non quello dell’ottimo provolone ma colui che ha “scelto” di “scremare” sbobinature buone e cattive poi usate per il processo calcistico) fosse stato a banchettare con lo stato maggiore di una importante società calcistica poi non coinvolta nel processo nonostante le chiare intercettazioni in cui le si prometteva protezione in occasione di uno spareggio salvezza?
Se ci confermate, come sembra, qui siamo di fronte ad un vero e proprio scandalo bis che nessuna prescrizione pilotata potrà mai cancellare dalla dignità e dall’immagine di queste persone e società.
La S.S.Lazio pagò oltre ogni suo effettivo torto; giustizia vorrebbe che anche chi fu “coperto” all’epoca ora paghi duramente per quel che fece. Siamo pessimisti. In Italia ci sono truffaldini di serie A e truffaldini di serie B. Dipende dai Santi Protettori. Che per qualcuno è sempre lo stesso da 60 anni…
Altro pensierino: ma perché Sky si adombra così tanto quando la Lazio da soddisfazioni e non trova pace giornalistica quando i dirimpettai balbettano?
Ma siamo sicuri, caro Murdoch, che i romanisti debbano per forza di cose meritare più attenzione e propaganda dei laziali per il famoso falso teorema dell’audience e delle vendite?
Se andate a contare gli abbonati, non si direbbe proprio…Sarà forse perché all’interno della redazione, vive e vegeta un vero covo di lupacchiotti indefessi, che quando perde la loro squadra abbassano le labbara inferiori fino a farle toccare terra…
Controcampo, poi…fortuna che non lo vedo mai…per soddisfazione personale domenica sera oggetto del mio zapping (alla stregua di una trasmissione dell’etere romano da sempre antilaziale ben mimetizzata) televisivo e della mia indignazione di fronte a personaggi che hanno appena accennato alla Lazio dopo un’ora e mezza di trasmissione, sminuendone la classifica e criticando l’Aquila…che pena…
Un complimento vero invece alla DS edizione 2010-11 (quella precedente era sempre gestita in chiave filo romanista), programma equo, sportivo davvero, che con competenza e nessuna faziosità ha illustrato e commentato bene e per un buon quarto d’ora il primato della società biancoceleste. Un applauso, finalmente!
Proseguiamo. Un applauso anche a nonno Reja per la sagacia tattica e la saggezza calcistica dimostrata in questi mesi a Roma. Per incanto è riuscito a compattare uno spogliatoio allo sbando.
Anche la società quest’anno ha operato benissimo, tagliando i rami secchi (giocatoti non all’altezza della S.S.Lazio) e organizzando una gran bella squadra che, con un paio di ritocchi importanti (esterno sinistro e centrale difensivo del futuro – Biava è bravissimo ma datato) potrà lottare per traguardi ambiziosi di altissima classifica.
Un fatto è che la Lazio dispone del miglior centrocampo del campionato. Classe e quantità ben assortite.
Da queste pagine, ad inizio stagione, avevo pronosticato un’ottima stagione per questa Lazio; sinora le attese sono state soddisfatte e molti tra tifosi e soprattutto addetti ai lavori (quelli laziali, abituati al pessimismo cosmico dei vecchi cattivi maestri menagrami) si stanno pian pianino ricredendo, cominciando a salire sul carro della speranza dopo aver pronosticato un settimo-decimo posto finale in classifica.
Quando li sento proferire, ormai , sono abituato a toccare le mie parti nobili.
Infine un applauso e un augurio a Stefano Mauri, gran giocatore da sempre ma troppo umorale. Ora finalmente pare aver trovato quella giusta continuità che lo rende indispensabile per questa squadra e speriamo lo faccia diventare fondamentale anche per la nazionale di Prandelli.