IL PUNTO BIANCOBLU

ROCCO ILARIA - Di ritorno da Verona…ancora una grande prestazione…ancora una vittoria…e se dobbiamo dirla tutta…assolutamente meritata, come d’altronde le precedenti.

Questa è una squadra che ha delle potenzialità enormi, il miglior centrocampo della serie A assieme a quello dell’Inter e la grande fortuna di non doversi distrarre con coppe e coppette inutili e deleterie…l’unica che conta è la Champions League…e quest’anno non mi sembra che ci siano squadre più attrezzate di noi per qualificarcisi, tolte le milanesi.

Mercoledi scorso una prestazione tattica e di maturità di fronte a un bel pubblico, accorso numeroso e festante anche per godersi il volteggiare del nostro simbolo nei cieli romani: la nostra Aquila, oggetto di ridicole intromissioni da parte di gente abituata a vestire pellami di lusso…ipocrisia nostrana, sempre pronta a scatenarsi quando si deve sparare sulla S.S.Lazio…eh, l’invidia delle idee originali!

A proposito di nefandezze ai danni della nostra Amata, come non segnalare la vergognosa sceneggiatura del film della Roberts, laddove la si è appositamente cambiata (rispetto al testo originale del libro a cui è tratto il film) sostituendo gli originali tifosi laziali con quelli romanisti….sappiamo che il capo di una grossa multinazionale legata al film in questione è un accanito lupacchiotto…ma a tutto c’è un limite, Santo Dio! Cambiare la realtà è sempre stata una loro prerogativa (sarà per le incerte e successive origini), ma addirittura propagandare una pellicola inserendoci un derby vinto e la tifoseria avversaria, mutando scenari e sentimenti ideati dallo scrittore….beh, ci sembra davvero una caduta di stile ingiustificata e ingiustificabile (un po’ come la stucchevole copertina studiata appositamente per celebrare il decennale dall’uscita nelle sale del film “Il Gladiatore”, laddove campeggiano stemma e logo della as roma…..).

Ma torniamo alla capolista, la nostra grande Lazio che, a dispetto degli arbitri e della propaganda cittadina e satellitare (sky non riesce ad esser felice con una grande Lazio…) comanda la classifica assieme ai campioni d’Italia in carica.

Lode a nonno Reja, un allenatore di grande esperienza, saggezza e acume tattico.

Inutile contiuare a pensare a questo allenatore come a un allenatore desueto e poco coraggioso. Bene ha fatto finora proprio perché ha conosciuto uomini e umori dello spogliatoio laziale, fatto di prime donne troppo sensibili agli egoismi e ai personalismi.

Da quando è arrivato a febbraio dello scorso anno, sono stati quasi solo successi e una gragnuola di punti a non finire.

Ringraziamolo e speriamo che questa nostra Amata continui a darci soddisfazioni fino alla fine della stagione: magari realizzando il miracolo di un quarto posto, in questo frangente ampiamente alla portata dell’Aquila.

 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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