IL PUNTO BIANCOBLU

ROCCO ILARIA- 

Vincere a Catania era un'imperativo assoluto.

Dovevamo farlo e vittoria è arrivata: con una grande prova di classe e di carattere, la Lazio ha sbaragliato il Cibali dopo oltre 50 anni con una prestazione al top delle proprie possibilità.

Per un pugno di ore la qualificazione alla prossima Champions pareva ampiamente alla portata dei nostri eroi: roma out, Juve stop e largo vantaggio su una Udinese rattoppata di lì a poche ore ospite di un ciuccio assatanato e di 60.000 partenopi ululanti.

Mi sentivo quasi in una botte di ferro. 

Peraltro anche il Lecce aveva pareggiato in extremis una partita persa (ricordiamo che i salentini li andremo a trovare all'ultima giornata, sperando siano già salvi) e, dunque, tutto sembrava finalmente sorridere al nostro destino.

Mai stato meglio di umore che ieri pomeriggio.

Poi, al solito, arriva la mazzata che non ti aspetti. Il solito contrattempo che annulla tutta quella felicità pomeridiana.

Il ciuccio pare na tartaruga, i friulani vanno a tremila...morale incredibile vittoria dell'Udinese che cappotta in poche ore ogni pronostico e ogni serenità raggiunta.

Pessimismo cosmico? Per carità...lo sapete quanto io sia si realista ma sempre schierato contro quei disfattisti pseudolaziali che incombono sulla nostra strada da un bel pò di anni: i famosi seguaci dell'etere romano che lo stadio lo frequentano si e no un paio di volte all'anno...

Ma qui, purtroppo, occorre essere pragmatici e lucidi.

Juve e roma sono ormai out.

La lotta è solo con l'Udinese e il calendario.

Udinese con tre partite in casa e due fuori.

Lazio con tre partite fuori e due in casa.

Scontro diretto ad Udine tra 3 giornate.

L'Udinese è dietro di 1 punto ma, realmente, se la Lazio uscisse imbattuta dal Friuli, con gli scontri diretti a favore, i friulani avrebbero un altro punto in più da recuperare per sorpassarci concretamente.

L'Udinese da qui alla fine incontrerà 3 squadre demotivate (Fiorentina, Chievo e Milan, già campione all'ultima e con cui stringe un gemellaggio societario da circa un ventennio); uniche difficoltà, domenica con il Parma e in casa con la Lazio.

La Lazio, dal canto suo, incontrerà 4 squadre motivate (ma speriamo che il Lecce all'ultima sia salvo) e una sola demotivata (Genoa).

In più da considerare: l'Inter sabato si gioca la partita della stagione; la Juve (per bocca di Del Neri) all'Olimpico si giocherà la partita della stagione; l'Udinese nello scontro diretto si giocherà la partita della stagione.

Mi sembra di poter dire che siamo messi maluccio.

E tutto in poche ore per colpa doo ciucciariello.

Molti dicono che potremo agganciare Inter e Napoli.

A me sembrano discorsi della minchia visto che dovremo giocare a Milano e non a Roma e visto che il ciuccio dista ancora 5 punti (una enormità).

Quindi, le nostre uniche possibilità di mantenere il 4° posto ce le dovremo giocare con l'Udinese.

Per far ciò, è ovvio, dovremo vincere almeno 3 delle 5 partite rimaste uscendo imbattuti dal Friuli.

Questa Lazio ce la può fare.

A patto che Società, squadra e tifosi capiscano che ora si è fatta difficilissima e che ormai non si potrà sbagliare più nulla.

Viaggiare in questa settimana e nelle prossime con la presunzione di avercela quasi fatta ci porterebbe ad un calo letale di tensione e alla fine repentina dei nostri sogni.

Perciò, attenzione massima, tensione sportiva e ambientale ai massimi livelli e mobilitazione generale in casa e fuori.

Il sogno ce l'abbiamo tra le mani: non lasciamocelo scippare sul traguardo.

Forza Lazio!

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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