IL PUNTO BIANCOBLU

L'ITALIA DI PULCINELLA di ROCCO ILARIA-

Che bel guazzabuglio questo nostro calcio!

Fatti, personaggi ed eroi di una settimana da ricordare.

Cominciamo da lui: Mauro Matias Zarate.

Non riesco ad esser cattivo con lui. Nonostante tutto continuo a volergli bene. Come un tifoso innamorato che si sente (un po´) tradito, ma che cerca in tutti i modi di convincersi che le colpe vanno condivise...che dopotutto è un ragazzo; e i ragazzi possono sbagliare, sono facili alle distrazioni, non fanno nulla di premeditato.

Eppure, in questa annata maledetta (le cui responsabilità discuteremo alla fine) anche il nostro buon Maurito c´ha messo del suo: in modo assai consistente.

Come fa a trasformarsi un potenziale fuoriclasse da 20 reti in un attaccante (attaccante è un puro eufemismo vista la posizione in campo) da 3 reti a stagione?

Io non lo so, è un dilemma incredibilmente assurdo e spacca cervello, quindi, un dilemma tutto laziale.

Io so solo che stiamo lottando in zona retrocessione e che se ultimamente la squadra ha dato chiari segni di risveglio e di voglia di lottare, il nostro continua a dormirsela e a non segnare. Santo Sergio da Nicotera. Altrimenti saremmo al posto del Siena. Basta intoccabili! Ognuno alla fine di questa stagione dovrà assumersi le proprie responsabilità. E Maurito, dal basso dei suoi 3 goal dovrà assumersele in prima persona.

Speriamo solo che questa tirata d´orecchie porti buono. A lui. E a noi laziali in sofferenza.

Ma gli eroi di settimana non sono finiti.

Lotito e il Prefetto a braccetto vanno.

Lazio - Napoli: prima stadio per soli abbonati (sarebbe stato molto meglio!), poi stadio per tutti, ma con limitazione di residenza e di tagliandi.

Dunque, si pensava, niente tifosi napoletani. Macchè! 150 tifosi (ma ce ne erano di più) napoletani in Tribuna Monte Mario in gioiosa esplosione al gol partenopeo. E come sono entrati? Maretta in Tevere alla fine della prima frazione tra tifosi laziali e forze dell´ordine a presidio interno. Richiesta di spiegazioni. Solite banali e scontate risposte con annesse lavate di mani. L´arcano viene svelato dal Corriere dello Sport il giorno dopo.

75 biglietti elargiti dalla Prefettura ai tifosi napoletani e altrettanti da lotito al collega de laurentis a titolo di omaggio. Ma che bel quadretto!! Siamo sicuri che altrettanti biglietti saranno elargiti a noi laziali da Spinelli e dal Prefetto toscano per l´incontro Livorno - Lazio che si terrà tra qualche domenica? Siamo sicuri? Beh, non tanto. Che ci diranno in quell´occasione Lotito, Spinelli e il Prefetto? Che siamo tutti brutti e cattivi e che i napoletani invece erano belli e buoni?

Staremo a vedere.

Infine lui, l´eroe per antonomasia: lo scudetto.

Ricordo quando nel 1998-99 dominavamo il campionato come squadra favorita per il tricolore. Quante cose strane successero allora, quante congiunture sfavorevoli per frenare la corsa della corazzata biancoceleste!!! Ricordo gli arbitraggi scientifici con la Juve alleata economico-sportiva di Galliani (e annesse ammonizioni per il derby successivo), ricordo il gol annullato da Cesari in Lazio - Milan, ricordo il rigore non concesso a Fiorentina - Lazio dall´amico di Zac, tale Treossi, ricordo la sospensione delle quote per Empoli - Lazio, ricordo mezzo campionato senza Vieri e Nesta (sacrificato sull´altare della Nazionale), ricordo lo scoppio della guerra serbo-bosniaca con conseguente coinvolgimento di Dejan e Sinisa, ricordo la stampa romana tacere sui misfatti arbitrali...ricordo...ricordo...l´anno dopo ci avrebbero riprovato con l´affaire Veron...ma fortunatamente, dopo lo schifo di Juve - Parma (stesso copione dell´anno prima) scesero in campo i "cattivi ragazzi" della curva laziale a farci vincere uno scudetto per le calde vie di Roma...uno scudetto ancora una volta (in questo caso inutilmente) scippato in extremis...

Sempre in lotta, il nostro destino.

Oggi invece sembra tutto un remar compatto: stampa, arbitri, istituzioni, politica calcistica e non...che bella famigliola felice! Uniti in un sol corpo per la vittoria.

Dalle potenze finanziarie padrone del nostro calcio, al governo del pallone e delle giacchette ex nere, dalle trasmissioni sportive nazionali a quelle locali, ai giornali, agli sponsor e agli spot commerciali...tutti uniti per un unico obiettivo...

Sembra un´aria nuova...invece, no...è la solita aria.

Il solito mondo che sa scegliere tra intercettazioni buone ed intercettazioni cattive.

Il solito gran guazzabuglio.

Il solito calcio per i soliti noti.

La solita Italia.

L´Italia di Pulcinella.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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