IL PUNTO BIANCOBLU

CHI SEMINA (TAGLIA)VENTO RACCOGLIE TEMPESTA

ROCCO ILARIA- Succede succede…ma se nun succede!

Uno scudetto ormai stravinto e una festa paesana già pronta in ogni quartiere della nostra povera Città stanno ricevendo un “fastidioso” quanto imprevisto ritardo su preparativi e festeggiamenti…

“Eh no! Così non si fa! Era quasi tutto pronto e mo? Tutti i soldi già spesi, le autorizzazioni già inviate (e sicuramente già approvate), i milioni di uomini e donne già allertati che si stavano allenando a far caroselli e a scaldar le loro ugole?” Tanta attesa, tanta fatica…per nulla?

“Ma come, dopo un’annata così strepitosa, dove per la prima volta nella storia non avevamo gridato al complotto”, grazie alle sempre attente e “precise” decisioni di tre grandissimi arbitri (“amore non ti preoccupare, stai tranquillo, non è un grande arbitro, di più…”), capitanati dar Sor Tajavento, “mo che succede? Perche’ vi siete permessi di cambiare giacchetta, mandandoci uno nuovo?”

Come, dopo una settimana di goduria senza fine per il derby vinto, dopo una settimana di sfottò senza fine e pollici versi ai danni di quegli sfigati laziali, ora che succede?

Che quegli sfigati possono vendicarsi…così…subito subito…senza attendere il prossimo anno di veder i campioni d’Italia dinanzi a loro spernacchiar il boia di Vibo Valentia!

“Ma che s’è rivoltato il mondo? Aridatece st’altro scudetto morale!”…a furia di tricolori morali, tra un po’ si autocuciranno la stella virtuale…

Morale.

Lunedi scorso ci gridavano in faccia “serie B”, pregustando il trionfo al Circo Massimo tra spogliarelli di ultime arrivate in cerca di pubblicità e milioni di umani scatenati e senza freni…oggi pietiscono la regolarità del campionato.

Anche noi vigileremo affinchè il Parma non si cali le braghe…e poi il Cagliari…e infine il Chievo…

Credo che in queste ore si stiano amaramente pentendo di averci perculeggiato coi loro captnain e future captain…

Reduci dall’ennesima trasferta trionfante, con ancora la gioia e l’orgoglio di aver surclassato la tifoseria avversa ed aver incamerato i punti salvezza, eccoci pronti ad affrontare le ultime tre partite. Anzi, due.

Perché dopo aver gettato al vento una storica occasione domenica scorsa e averci procurato uno dei più grandi dolori sportivi degli ultimi decenni, non credo che questi stessi giocatori vogliano rischiare di deludere così ferocemente, ancora una volta, una grande e appassionata tifoseria come la nostra. Stavolta sarebbe imperdonabile per sempre.

Dunque, calcoli alla mano, sette diffidati, occorre preservarli per Livorno: urge ampio turn-over nella rosa di prima squadra.

Così deve essere. Così sarà.

A prescindere da voci stonate che si leveranno a cantar moralità e sportività, termini mai rispettati da quegli stessi personaggi che oggi le invocano.

Una citazione d’obbligo per Nonno Reja: ci è piaciuta tantissimo la sua presa di posizione all’espulsione di Genova, ancor di più il suo gesto di incitamento verso la squadra e verso di noi, all’atto di lasciare il campo.

Altra citazione d’obbligo per la nuova generazione di ragazzi della curva. Sono tutti gran bei laziali, con mentalità e cattiveria giusta per render ancor più grandi e rispettati i nostri vecchi spalti.

Ultima citazione per Nostro Signore di Trigoria.

Gli chiedo umilmente scusa per aver dubitato di Lui, ma il momento era di disperazione ed è come se volessi evocarne i benefici che tardavano a concretizzarsi nella realtà.

Probabilmente mi ha ascoltato e ha voluto lanciare un segno della Sua presenza.

L’abbiamo recepito con gioia; se la tragedia annunciata no si verificherà, gli dovremo molto.

Non essendo ancora deciso niente, da qui a tre settimane…si accettano ulteriori fioretti.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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