IN CURVA NORD SEMBRAVANO I MAESTRELLI

Il derby è stato ricco di emozioni, soprattutto in campo, ma chi vive il tifo nel cuore della curva Nord avrà sentito dei brividi non solo al gol di Hernanes ma anche quando – poco prima dell’inizio dell’incontro – è sceso un drappo enorme con l’immagine di un signore inginocchiato, naturalmente laziale, che allaccia le scarpe di un bambino. Un signore che è stato subito identificato in Tommaso Maestrelli, con la sciarpa biancoceleste al collo. Ancora sotto al drappo, quasi a bordo campo, una scritta enorme: «Dal 1900 la squadra dei padri, la fede immortal!».
Immediatamente il pensiero è corso al povero Maurizio, figlio dell’allenatore del primo scudetto scomparso poco più di un anno fa: il papà che gli sistema lo scarpino, un capolavoro artistico ricco di emozioni e di ricordi. Massimo Maestrelli, l’altro gemello, ha visto quell’immagine in televisione, nel salotto di casa, ed è rimasto senza fiato. «Non so se volessero rappresentare mio padre con mio fratello, ma vedere quella scritta e quel disegno mi ha quasi sconvolto. Per un po’ non ho capito più nulla, è stata davvero una coreografia sorprendente e straordinaria. Una curva Nord mai vista e voglio comunque credere che fossero davvero loro in quel disegno: un sentimento profondo, che soltanto un laziale vero poteva partorire a prescindere dal mio coinvolgimento» ci ha raccontato al telefono, ancora emozionato. Uno spettacolo che non potrà mai dimenticare, come tutti i tifosi biancocelesti, perché la lazialità è davvero un sentimento profondo che si tramanda di padre in figlio per generazioni. CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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