DE MARTINO: "CHE PUBBLICO"

“Mi ricordo che Montali dopo Brescia-Roma disse ‘non so cosa racconterò ai miei figli dopo questa partita’ sconfinando anche nel privato” così Stefano De Martino a Lazio Patria Nostra, Radio Manà Manà, si è sentito di rispondere alle parole di Gian Paolo Montali nel continuo botta e risposta tra Lazio e Roma nella corsa per la Champions League. “Noi abbiamo semplicemente detto che da parte nostra ci sarà massima attenzione per le restanti sei giornate di campionato. Ci sono in ballo circa 20 milioni di euro. La Lazio non può fare neanche un discorso di sistema che viene subito attaccata in questo modo. Non mi sembra giusto. Comunque mi sento di garantire che su questo non abbasseremo più la guardia”. 
Con i 35.000 spettatori di ieri pomeriggio la squadra ha finalmente ritrovato la spinta del suo pubblico all’Olimpico. Proprio ora che mancano solo due partite all’Olimpico. “Ho avuto i brividi nel vedere tanti tifosi sugli spalti – ha dichiarato De Martino -. Oltre agli incessanti cori della Curva Nord, sono rimasto colpito dal colpo d’occhio offerto dalla Tribuna Tevere dove sventolavano dei bandieroni stupendi. Uno con l’aquila stilizzata degli anni ’80 e l’altra che era davvero magnifica. Stiamo pensando di premiare i tifosi che si fanno notare per particolari coreografie come queste. Personalmente mi sono informato su chi fosse il tifoso con quel maxi-bandierone per invitarlo a Formello e fargli sventolare il vessillo su uno dei campi di allenamento”. 
L’iniziativa dei tagliandi a prezzo ridotto avrà un seguito. “La Lazio si sta già attrezzando per la campagna abbonamenti del prossimo anno. Siamo consapevoli che uno stadio sempre compatto possa apportare alla causa biancoceleste almeno 5 o 6 punti in più. L’abbiamo provato a Napoli sulla nostra pelle. Il San Paolo vibra in alcuni momenti. E sono convinto che il nostro pubblico non sia da meno. Il tifoso laziale ha un suo stile inconfondibile e ieri ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto, quando ha osservato in religioso silenzio il minuto di raccoglimento per onorare la memoria di Bob Lovati”.
La Lazio sta pian piano tornando ad essere una sola unità, compatta e più difficilmente attaccabile dall’esterno. “Io che ho lavorato in altri ambiti della comunicazione – ha proseguito De Martino – posso garantirvi l’importanza di percepire un ambiente unito e non frammentato. In questo modo siamo meno facilmente attaccabili e possiamo garantirci un rispetto maggiore da parte di tutti. Dobbiamo essere una Lazio e soltanto una Lazio. Al di là delle antipatie e delle simpatie la Lazio è la Lazio con il suo splendido simbolo e l’aquila che volteggia fiera ogni domenica nel cielo dell’Olimpico”.
Proprio ieri sera l’ennesimo attacco alla Lazio è arrivato da Paolo Liguori, opinionista di Controcampo, che ha definito Edy Reja ‘un poveraccio’. “Oltre che all’uomo Reja, il collega ha fatto delle offese all’allenatore della Lazio – ha ribattuto De Martino – e che quindi come tale merita il rispetto che deve avere una persona che veste questa divisa”. Anche grazie a questi interventi però l’ambiente si sta ricompattando. “Anche ai giocatori arriva il clima mediatico che si respira intorno alla Lazio. Spesso salgono qui in ufficio per ascoltare le radio insieme. Informazioni ed opinioni qui a Formello arrivano secondo dopo secondo. Il clima che sto respirando in città è ottimo però mi auguro che non finisca una volta centrato uno dei due obiettivi”, ha sentenziato De Martino. A proposito di questo, la Lazio lavorerà in ogni caso sul mercato. “Ovviamente c’è differenza nel caso in cui dovessimo raggiungere la Champions o l’Europa League, ma l’intenzione della società è quella di migliorarsi e di continuare la strada intrapresa che vede la Lazio inseguire quei primi posti che le competono. Ovviamente il quarto posto può darci uno slancio ancora maggiore”. Alla prossima gara in casa, contro la Juventus, il nuovo patto per la Champions sarà ufficialmente suggellato con un abbraccio sotto la Nord da parte dei tifosi: “Sono d’accordo. D’altronde è giusto che se i giocatori in campo daranno il 100% è giusto che ricevano l’abbraccio dei tifosi”. RADIO MANA' MANA'
 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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