LA GRANDE TRUFFA
ROCCO ILARIA- E così, finalmente, l’Aquila in fuga si è fermata. Anzi, è stata abbattuta dalle ormai note e ripetitive congiure di palazzo (e meno male che il Sig. Plastico le riteneva ormai fuori tempo, a favore di un buon lavoro di Lotito dietro le quinte…).
Che il Milan debba necessariamente vincere questo scudetto è cosa arcinota sin da questa estate, in particolare dal doppio colpo di mercato finale e dalla benevola cessione delle prestazioni di Borriello alla roma. Tant’è che la task force dell’informazione nazionale si era alquanto piccata e stranita per questo inaspettata novità Lazio. C’è da comprenderli. Sono tutti padri e madri di famiglia…e bisogna pur campare nella babele mediatica.
Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli danno da mangiare (e bere), vanno sostenute in ogni modo, la loro immagine è troppo cara a miliardi di tifosi su questa terra, non si può né si deve perder tempo appresso ad una società e ad una squadretta salvatasi nel finale della scorsa stagione, i cui tifosi sono divisi, lacerati, sempre signorili e mai incazzati, vanno poco allo stadio, si fanno sentire poco con i mezzi di informazione e, in alcuni casi, riescono persino a tifare contro la propria squadra pur di autocastrarsi.
Tifosi, purtroppo, ostaggi di una paura innata e recondita, farcita di insana scaramanzia al limite dell’autoflagellamento, innestata nei loro cervelli da un paio di storici conduttori locali, che alla fine riescono a condizionare non solo gli umori della piazza ma addirittura quelli di una squadra (vedasi la Lazio timorosa del derby).
C’ho combattuto inutilmente per 12 anni, rappresentando la parte ultras più orgogliosa e sfacciata (dunque, romana) della nostra famiglia biancoceleste, quella parte della tifoseria sempre a testa alta e petto in fuori.
Niente. Buco nell’acqua. Ha prevalso la logica della scaramanzia, del terrore, del sentirsi sempre secondi, dunque, del portarsi jella da soli.
Pensate: Ranieri prima del derby aveva detto che avrebbero dato fuoco alla nostra paglia (il famoso fuoco di paglia); ovunque i tifosi riommers continuavano a dire che avrebbero vinto (sono riusciti persino a stilare la classifica con i – 7 prima di giocare la partita…).
E infatti, complice la Grande Truffa, hanno vinto.
Le nostre radio e televisioni a sentirle rappresentavano mica la capolista con 4 punti di vantaggio e 10 sulla roma…nooooooo…sembravano i tifosi della vittima sacrificale, quelli che “è meglio lottare per la B” almeno non siamo in vetrina, quelli che “speriamo finisca presto sto primo posto perché nun jaaa famo a sostené tutti sti gufi”, quelli che “questa Lazio può lottare per l’Europa League”.
Questi non sono miei fratelli di fede, non mi ci riconosco, non mi ci riconoscerò mai. E infatti, in uno stadio privo dello zoccolo duro e puro del tifo, quello che non ha paura di niente e di nessuno, quello che tifa la Lazio a testa alta e petto in fuori…ce ne hanno combinate di tutti i colori.
La controffensiva è partita. In campo contro l’Aquila eccoli schierati e sorridenti: Zazz, Bettega, Mauro e C. cantante avevano un altro colorito (il Sig. Mauro ha tenuto a sottolineare l’ottimo arbitraggio di Morganti) e altra favella; tutto più sereno e in allegria ier sera!
Per non parlare del moviolista interista della DS (si, quello cor ciuffo) che ha subito tenuto a sottolineare di PALUDARE la moviola sul derby per evitare sciocche e inutili polemiche sullo stesso…
Ma guarda un po’…i paludanti all’opera…come questo (e i precedenti 20) campionato…da paludare a favore del Milan (già una serie impressionante di favori arbitrali e siamo solo alla nona), con immediata risalita della Juventus (già il 3° rigore inesistente a favore), tenuta dell’Inter (rigore inesistente con il Brescia) e risalita costante di Roma e Napoli.
Tutto deve accadere come nelle previsioni commerciali dei grandi network. E così sarà.
Il derby? Cos’altro aggiungere all’orrore che è andato in onda domenica pomeriggio.
Terzo derby consecutivo perso in quanto “veicolato saggiamente” dalla terna arbitrale. Uno schifo vero.
Evidentemente meritiamo di essere presi a calci in faccia dal potere pallonaro e cittadino?
Comincio a nutrire diverse certezze in proposito.
Ognuno si faccia un bell’esamino di coscienza.
A cominciare da noi.
Tanto loro, gli altri, quelli della Grande Truffa, avranno sempre i loro Santi schierati.
I Santi in Paradiso.