LA LAZIO E LA CLASSIFICA
Prendete la classifica e dividetela in due blocchi di 10 squadre: quelle più forti nella colonna di sinistra e quelle più scarse nella colonna di destra. Bene. Delle 9 che le fanno compagnia a sinistra la Lazio ne ha battute 5 (Napoli, Inter, Udinese, Palermo e Cagliari). Ha inoltre pareggiato con la più brava di tutte, il Milan. Pari anche con la cenerentola di questo gruppo, il Genoa, e due sole sconfitte, con Roma e Juventus, a loro volta significative (spiegherò dopo perché). Poi passate a destra. Con le altre 10 squadre, le più deboli, le sconfitte raddoppiano (Sampdoria, Bologna, Lecce e Cesena), mentre vittorie e pareggi restano uguali. A questo punto, ricordando che le due sconfitte rimediate nei confronti con le 9 grandi sono venute con le due squadre che più delle altre giocano «da piccole», vale a dire Roma e Juve, ecco evidenziato come la Lazio si trova a suo agio soltanto quando può limitarsi a «controgiocare», lasciando che a fare la partita siano avversarie con schemi e personalità, mentre fatica dannatamente quando è lei a dover aprire avversarie che si chiudono. IL TEMPO