LA LAZIO MERITA RISPETTO

MASSIMO ESPOSITO- Nervi molto tesi a Genova. Dalle varie peripezie per raggiungere il capoluogo ligure ai soli 20 minuti di allenamento pre-partita in due giorni.
Non basta. Il terreno è ghiacciato. Hernanes s'infortunia durante il riscaldamento, Rocchi si stira (20 giorni di stop).
Marchetti sembra un portiere da oratorio. Gli manca la spinta sotto i piedi.
Più che Genoa-Lazio sembra Cortina-Alleghe.
Scivolano tutti. Matuzalem mentre calcia una punizione, Lulic mentre tenta un cross potenzialmente pericoloso, Gonzalez a centrocampo, Stankevicius per evitare senza riuscirci il secondo gol, Garrido (anche qui ghiaccio?) che lancia Jankovic nella terza marcatura rossoblu.
Stankevicius si fa male. Candreva all'esordio frena come nei film comici.
Tagliavento sta sempre negli zebedei ed impedisce a Matuzalem un'azione ficcante.
Poi l'arbitro non espelle un Kucka già ammonito per un'entrata assassina su Ledesma mentre non si fa pregare per estrarre il cartellino rosso a Diakitè per una protesta da lontano. Da denuncia.
Malgrado l'inferiorità numerica la Lazio non molla e costringe il Genoa in affanno.
Finise 3-2. Al triplice fischio finale Lulic e Gonzalez continuano a correre. 
Clima davvero elettrico nel post-partita. Reja rifiuta di presentarsi ai giornalisti per protesta alla Lega.
La Lazio merita rispetto.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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