LA LAZIO REGNA SU ROMA

In fondo all'anima cieli immensi e immenso amore. Una miscellanea di emozioni per la terza vittoria consecutiva della Lazio nel derby. S'inizia con il giro d'onore di Gabriele Sandri, il nipotino di Gabbo, osannato da entrambe le curve con il Presidente Lotito sotto la curva Nord.
Come al solito nelle coreografie (enorme stendardo raffigurante Gabriele) non c'è storia. Troppo evidente la superiorità della tifoseria della Lazio nei confronti dei poveri dirimpettai. 
Inizia la partita e si scatena un violento temporale che crea un black-out in tutta la zona Nord della città. Si riprende a giocare dopo due minuti e la Roma passa in vantaggio con un colpo di testa di Lamela dopo una vistosa irregolarità dell'argentino ai danni di Lulic.
La vedono tutti tranne Rocchi e i suoi 5 assistenti.
La Lazio si butta all'arrembaggio. Konko è un gigante nelle pozzanghere. Candreva tira una bomba su punizione. Il portiere della Roma s'impapera. E' il pareggio della Lazio.
La Curva Nord è impazzita. Insiste la Lazio con una grinta micidiale. Hernanes si porta a passeggio l'intero centrocampo giallorosso e sul suo diagonale si getta come un'aquila il febbricitante Klose. E' il delirio.
De Rossi rosica. Non trova altro che prendere a pugni in faccia Mauri. Espulso.
Inizia la ripresa e Piris (ma dove l'hanno preso?) regala un assist allo stesso Mauri che di destra fulmina il povero Goichochea.
Il secondo tempo fila via liscio fino al quarantesimo quando Rocchi ripristina la parità numerica espellendo Mauri reo di un intervento spalla-braccio punito con la seconda ammonizione.
Pjanic batte la punizione da casa sua e trova Marchetti incredibilmente fuori posizione.
Mancano 9 minuti che non passano mai fino al triplice fischio di Rocchi.
Può iniziare la festa sotto le note di Lucio Battisti.
E poi ancora ancora amore amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me. 
E il bello deve ancora arrivare.....