LA VOLATA PER L'EUROPA

Dieci partite, sette punti di scarto tra la prima del gruppetto e le ultime due, sei squadre in corsa, quattro posti in palio, un solo biglietto per il torneo continentale più ricco e prestigioso. Milan e Juve disputano un torneo a parte: lo scudetto Champions in tasca per Milan e Juve, è affare loro, intanto hanno di fatto già opzionato i primi due posti per la Champions. Il terzo, quello che vale i preliminari, se lo giocheranno Lazio, Napoli, Udinese e Roma in una volata da brividi, con Inter e il sorprendente Catania (anzi, con Catania e Inter, perché i siciliani sono avanti negli scontri diretti) a cercare di sfruttare l’effetto scia per entrare in Europa League. Potrebbe essere utile anche il sesto posto. Se questa sera si qualificherà per la finale di Coppa Italia, il Napoli sarebbe infatti già sicuro di giocare almeno l’Europa League: andando in Champions o chiudendo al 4° o 5° posto, cederebbe il pass riservato alla finalista (o perdente) della Coppa Italia alla sesta classificata. Ovviamente se in finale dovesse andare il Siena, in Europa League insieme ai toscani andrebbero la quarta e la quinta in classifica, “bruciando” così il sesto posto in campionato. Dieci giornate, sei squadre pronte a sgomitare in volata: analizziamone insieme il calendario, i punti di forza, gli uomini decisivi.
 

LAZIO Come nel 2011 tutto si deciderà a Udine Con un Klose in più

IL CALENDARIO - Cinque partite in casa e altrettante trasferte. Reja ha già avvertito: il terzo posto verrà determinato dai confronti diretti. Il destino della Lazio potrebbe decidersi a metà aprile. Sabato 7, il giorno prima di Pasqua, affronterà il Napoli di Mazzarri all’Olimpico. Subito dopo, mercoledì 11, la squadra biancoceleste sfiderà la Juventus a Torino. L’appuntamento più importante potrebbe essere il 29 aprile a Udine, terz’ultima di campionato, esattamente come nella passata stagione, quando Guidolin, vincendo 2-1, riuscì a piazzare il sorpasso decisivo. In casa, a parte il Napoli, la Lazio dovrà giocare anche con Cagliari, Lecce, Siena e Inter. In trasferta affronterà Parma, Novara e Atalanta oltre ai due confronti diretti con Juve e Udinese.

IL PUNTO DI FORZA - Reja confida nel gruppo, nello spessore morale e l’orgoglio dei suoi giocatori. Non l’hanno tradito nei momenti più complicati della stagione, possono rivelarsi determinanti in questi ultimi due mesi di campionato. Nonostante gli infortuni, c’è la voglia di riscattare la delusione di un anno fa, con la Champions persa soltanto per una differenza reti peggiore rispetto all’Udinese.

IL GIOCATORE DECISIVO - Miroslav Klose è senza dubbio il fuoriclasse e il giocatore più forte della Lazio. Ha portato esperienza, personalità, ha fatto la differenza in attacco: 13 gol e 6 assist in 26 partite di campionato rappresentano un ruolino di marcia da applausi nonostante il lieve calo di condizione delle ultime settimane. Il tedesco ha segnato solo su azione e solo gol decisivi, portando 14 punti alla Lazio. Il probabile ritorno alle due punte potrebbe favorirlo. E’ venuto a Roma con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla Champions: non ha intenzione di fallire il traguardo.

NAPOLI Le insidie: Torino e due gare a Roma Cavani vuole tutto

IL CALENDARIO - E’ perfido: al San Paolo sembra comodo, ma non lo è, perché arriveranno squadre in lotta per la sopravvivenza (Novara e Siena all’ultima giornata) o di approvato spessore (Catania e Atalanta); e fuori, ci sono scontri diretti con Lazio e Roma, più la madre di tutte le partite con la Juventus. Coefficiente di difficoltà apparentemente abbordabile, ma l’insidia dei due stadi Olimpici per tre gare decisive va considerata abbastanza elevata. E’ là probabilmente che il Napoli si giocherà gran parte delle sue possibilità

IL PUNTO DI FORZA - La fame di vittoria: vendicare Londra è diventato il tormento e da Udine è tornato un Napoli bello carico e consapevole della sua consistenza. E poi la Champions è piaciuta talmente tanto, ha offerto soddisfazioni così imponenti, che ci vogliono (ovviamente) tornare tutti ed immediatamente. L’attacco è indiscutibilmente un’arma in più, segna sempre, ultima domenica infruttuosa a Milano, contro i campioni d’Italia, e fu 0-0. Comunque un punto ne venne fuori.

IL GIOCATORE DECISIVO - Troppo facile puntare su Cavani, sulla sua prolificità sotto porta, sullo stato di grazia ritrovato domenica sera al “Friuli” con una doppietta da campione: su punizione a girare, di destro, dal limite area; e poi con percussione laterale e fendente prepotente di sinistro.La conferma di un talento che è in fase di evoluzione ed ha ancora ampissimi margini di miglioramento. E poi vuole tutto: lui non lo dice, ma gli piacerebbe persino la classifica cannoniere. Ma, essendo altruista, penserà innanzitutto ai traguardi della squadra.

UDINESE Calendario agevole Benatia recuperato e un Totò scatenato

IL CALENDARIO - I bianconeri, per riuscire per sperare di centrare l'obiettivo primario, il terzo posto, confidano anche nel calendario definito "abbastanza favorevole", considerato che la Lazio dovrà giocare al "Friuli" senza contare che le sfide sulla carta "proibitive", con Milan e Juventus, sono già state disputate. Il pericolo potrebbe essere costituito dalla trasferta di Roma contro i giallorossi in programma tra quattro turni.

IL PUNTO DI FORZA - Rimane la difesa a patto che Guidolin recuperi in tempi brevi Benatia che è out per problemi all'adduttore. La retroguardia al completo, come era successo nel girone di andata (nel ritorno invece Guidolin ha potuto schierarla poche volte), è tra le più ermetiche anche perchè tra i pali Handanovic continua a giocare su livelli assai alti.

IL GIOCATORE DECISIVO - La squadra punta più che mai sul suo capitano. Totò Di Natale è condannato a cantare e portare la croce, lui lo sa e ha sempre il colpo in canna; continua a segnare gol pesanti e ora, che si sono esauriti gli impegni europei, il partenopeo potrà preparare nel modo migliore le sfide di campionato. Di Natale, che era stato penalizzato non poco per la micro frattura al secondo dito del piede destro subita contro il Milan, ora sta bene, è stimolato anche dal duello a distanza con Ibrahimovic per la conquista dello scettro del miglior cannoniere della seria A. Per l'attaccante partenopeo sarebbe la terza volta consecutiva.

ROMA Scontri diretti in casa e Totti pronto e al top

IL CALENDARIO - Luis Enrique, da qui alla fine del campionato, avrà un calendario “normale”. Non troppo facile, ma neanche così complicato. Il vantaggio sta sicuramente nel dover affrontare Udinese e Napoli, due avversarie dirette, all’Olimpico. Il problema principale invece, è  rappresentato dal doppio impegno in programma tra circa un mese, quando i giallorossi saranno chiamati alla sfida casalinga contro la Fiorentina, per poi andare una settimana più tardi a far visita alla Juventus. Discorsi relativi, però, perché il primo vero passo importante la Roma dovrà muoverlo sabato in casa del Milan.

IL PUNTO DI FORZA - Proprio dalla prossima partita, la Roma potrà trovare nuove energie per il rush finale. Il gruppo giallorosso si ritroverà di fronte l’avversario che Luis Enrique ha sempre definito «l’unico ad averci messo sotto». All’andata, a Roma, finì 3-2 per i rossoneri: a un girone di distanza la Roma vuole dimostrare di essere cresciuta. E proprio la voglia di tutti i componenti dell’organico, soprattutto di quelli che da qui alla fine del campionato si giocano la conferma a Trigoria, può rappresentare il vero punto di forza.

IL GIOCATORE DECISIVO - Il tecnico giallorosso ha sempre puntato sulla forza del gruppo, più che sui singoli. Ma certamente il rientro di Totti, in programma per sabato, darà qualcosa in più ai giallorossi. Sia in termini di gioco che di personalità. La Roma è ancora molto legata al suo capitano: quando il numero dieci non c’è, la differenza si vede. Sempre. Il giocatore in più, nella corsa che vale l’Europa, non può essere che lui.

CATANIA Gioco e mentalità formula Montella Lodi è in cattedra

IL CALENDARIO - Come si fa a valutare il calendario di una squadra che ha battuto la Lazio, fatto tremare la Roma, rischiato di vincere in casa dell’Inter e che, comunque, in questo girone di ritorno sta viaggiando a ritmi da... Milan? Un tempo certe avversarie avrebbero fatto tremare le vene ai polsi, ma i rossazzurri guardano al futuro con estrema serenità. Certo, le prossime due gare potrebbero dire tantissimo in merito alle aspirazioni del Catania: domenica ci sarà da andare a sfidare il Napoli (battuto all’andata) al San Paolo, mentre il sabato successivo si ospiterà il Milan in piena "bagarre Barcellona". Poi Chievo in trasferta, Lecce in casa e Cagliari in trasferta.

IL PUNTO DI FORZA - E’ rappresentato dal gioco e, quindi, dalla mentalità che la squadra ha assunto. Vincenzo Montella ha sempre chiesto al suo Catania di giocarsela ovunque e sono arrivati i 41 punti in classifica che forse, fra l’altro, non esprimono del tutto la qualità mostrata dalla squadra in questi mesi. Con vittorie in trasferta convincenti, straordinarie prestazioni in casa, il Catania ha guadagnato morale, al punto di aver provato a giocarsela anche con la Juve.

IL GIOCATORE DECISIVO - Fino a qualche settimana fa ha giganteggiato Almiron, adesso alle prese con qualche acciacco. Alle sue spalle c’è la classe di Barrientos, giocatore in grado di inventare qualcosa che altri non saprebbero neanche sognare. E che dire di Lodi, che ha preso a guidare la squadra con la bacchetta di direttore di orchestra? E la coppia solidissima di attaccanti formata da Bergessio e Gomez? C’è pure Legrottaglie, che sta conoscendo una seconda giovinezza: difende magnificamente e domenica ha pure realizzato la sua quarta rete stagionale.

INTER Strada in salita servono orgoglio e le reti di Milito

IL CALENDARIO - La rincorsa dell’Inter alla Champions League, ma anche all’Europa League, è tutta in salita complici un rendimento da zona retrocessione dall’inizio del girone di ritorno, le tante occasioni sprecate e i due mesi senza vittorie casalinghe in campionato.In teoria i margini per ridurre lo svantaggio dalle squadre che precedono i nerazzurri ci sarebbero. Anche perché l’Inter giocherà (in trasferta) scontri diretti interessanti contro Udinese e Lazio (all’ultima giornata). Il calendario, però, presenta altri snodi chiave, dal match di Torino di domenica, al derby casalingo della penultima giornata, quando il Milan vorrebbe festeggiare il tricolore. In mezzo appuntamenti con formazioni che potrebbero non essere al riparo nella corsa salvezza (Genoa, Cagliari, Siena, Parma e Fiorentina).

IL PUNTO DI FORZA - Più che sulla condizione atletica non ottimale, l’Inter può fondare la sua rimonta sull’orgoglio di un gruppo che ha vinto tutto e che non intende abdicare. La stagione di Zanetti e compagni è stata terribile, ma la vecchia guardia è sempre lì, a tirare il gruppo e nessuno tra coloro che indossano la maglia nerazzurra da anni vuole mollare un centimetro. I critici li hanno etichettati come “vecchi e finiti” e loro intendono dimostrare che la pensione calcistica può attendere.

GIOCATORE DECISIVO - Inevitabile puntare su Diego Milito. D’accordo, ha sbagliato gli ultimi due rigori, ma con Sneijder spesso infortunato (e non più sui suoi livelli) più Forlan in difficoltà, i gol del Principe, già autore di 16 centri, possono essere fondamentali. Attenzione però anche a Pazzini che cerca le reti per arrivare in doppia cifra e per andare all’Europeo. CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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