LAZIO E ROMA: C'E' STADIO E STADIO

STEFANO FELICI Non capisco perchè il laziale è impegnato esclusivamente a indignarsi per le pagliuzze negli occhi lotitiani, mentre se ne cale delle travi che i romanisti stanno infilando negli occhi dei romani, o forse si...

Anche questo fatto dimostra come una parte della tifoseria laziale sia ormai indottrinata da personaggi che mistificano la realtà. Ormai, pur di criminalizzare Lotito si è disposti a tutto, anche ad esaltare chi ha sempre dimostrato una disonestà storica, intellettuale e sportiva in questa città, l’asroma. Nessuno prende in considerazione il fatto che senza alberghi e centri commerciali, e quindi senza speculazione edilizia, nemmeno la roma potrebbe permettersi la costruzione di uno stadio, perchè non sarebbe conveniente.

Stiamo parlando di uno stadio che non sarà uno stadio, ma una cittadella romanista. Con tanto di alberghi, palazzine, centri commerciali e imponenti infrastrutture come strade, svincoli autostradali, impianti fognari, acqua, luce, gas, illuminazione pubblica e una stazione della metropolitana nuova di zecca. Per non parlare di quei vincoli ambientali che, in casa Lazio, provocarono un’alzata di scudi da parte di un giornalista particolarmente attento alle vicende di casa_Lotito e che è, di fatto, l’ispiratore delle istanze che i “bravi” antilotitiani sbandierano al presidente della Lazio.

Nella zona di Tor di Valle ci sono vincoli paesaggistici, architettonici e idrogeologici (la zona è soggetta ad esondazione del tevere, anche se adesso qualcuno comincia a negarlo). L’apparato politico_editoriale romanista è riuscito, come al solito, a far quasi scomparire la forte opposizione di Legambiente. La quale denuncia da tempo l’insostenibilità ambientale del progetto stadio in quella zona, indicando altre zone più adatte... Ma perchè la roma vuole costruire lo stadio solo sui terreni del costruttore romano e romanista Parnasi, che acquistò l'area dalla Sais di Papalia, società sull’orlo della bancarotta, il 25 giugno scorso...?

Questo i “bravi” laziali non se lo chiedono... ma si chiedono perchè Lotito vuole costruirlo sui terreni di sua proprietà, roba da tesi psichiatrica. Legambiente, oltre a denunciare quest’opera come una mega speculazione edilizia che bypassava i suddetti vincoli ambientali, aveva indicato altre zone dove poter costruire lo stadio perchè, sempre secondo legambiente, per utilizzare la zona di Tor di Valle sarà necessario stravolgere totalmente il piano regolatore e questo aspetto coinvolgerà, oltre il comune, anche la provincia e la regione.

Da un articolo di “romatoday.it” a firma di Enrico Pazzi del 27 marzo 2014

“Nuovo Stadio di Roma: Marino "fatti li ...tua!" 
I romani lo sanno bene. Se non c’è accordo tra le parti, la politica e i palazzinari, lo stadio sarà destinato a rimanere un sogno. Qui si parla di un miliardo di investimenti privati. E la cosa fa tremare i polsi. Cosa daranno in cambio ai privati per fargli sborsare così tanti soldi? Quanta speculazione edilizia dovranno sopportare i romani e i romanisti per vedere realizzato il sogno giallorosso? Ma ad oggi certi discorsi non fanno presa. Ci sarà sempre tempo per parlarne dopo. Lavoro di Procure che arriverà quando la stalla sarà chiusa. E i buoi? Ricchi e contenti.“

Filiberto Zaratti, deputato di 'Sinistra Ecologia e Libertà' e componente della commissione Ambiente per la Camera ha tuonato: "La sola idea di costruire il nuovo stadio nell’area di Tor di Valle è da irresponsabili. Quella porzione di territorio è caratterizzata da un alto rischio idrogeologico".

Duro anche Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio: "Nell’area di Tor di Valle - spiega a 'Il Tempo' - sono presenti diversi elementi di delicatezza, la presenza del Tevere con i vincoli idraulici e paesaggistici che ne derivano, l’impianto di depurazione e di teleriscaldamento da interrare, le questioni infrastrutturali.

Viene da chiedersi come mai il PD, che tanto avversò il progetto dello stadio laziale sulla Tiberina proprio per i suddetti vincoli, non si sia schierato al fianco di legambiente. Lo scorso anno il senatore PD Ranucci, amico di famiglia di Gaetano Caltagirone (tessera n°2 del PD), fece bloccare una legge sugli stadi che prevedeva la modifica del piano regolatore e il superamento dei limiti posti dai vincoli ambientali proprio come si sta facendo oggi con lo stadio della roma a Tor di Valle.

E gli antilotitiani come si pongono davanti a questo uso dei due pesi e delle due misure usati per la Lazio e la roma riguardo lo stadio ? E’ ovvio e prevedibile... accusano Lotito del fatto che la roma sta partendo con la costruzione dello stadio e la Lazio no ! Alcuni arrivano addirittura a portare la roma come esempio di progettualità ed efficienza. Resta da capire se le alte vette dell’autolesionismo laziale sia più dovuto a una patologia o a un mero e pianificato autoboicottaggio !
LATIUM MCM FANS

 

 

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