LAZIO - SORA = 11-0

A distanza di due settimane dall’amichevole con la Nuova Tor Tre Teste, il quartier generale biancoceleste apre i cancelli in occasione del secondo test infrasettimanale della stagione. Lo sparring patner di turno questa volta è il Sora Calcio, formazione militante nella categoria Eccellenza, contro la quale il tecnico friulano manda in campo, davanti a circa 500 tifosi, una formazione poco attendibile in vista della Sampdoria. Un test fortemente condizionato dalle assenza di Floccari (a riposo a scopo precauzionale), dei calciatori infortunati (Dias, Dabo, Foggia, Meghni e Bizzarri) e dall'utilizzo part-time coloro che sono stati impiegati ieri dalle rispettive nazionali. In particolare in difesa, le mancanze di Lichtsteiner a destra e Kolarov a sinistra (impiegato soli 20' nella ripresa a centrocampo), hanno nuovamente costretto il tecnico di Gorizia a testare soluzioni alternative. Ieri sera entrambi sono stati utilizzati nei loro rispettivi match per l’intera gara e non è escluso che Reja decida di privarsi dal primo minuto di uno dei due in via precauzionale. Difficile ipotizzare la rinuncia al serbo, più possibile immaginare un turno di riposo per il terzino elvetico. Negli ultimi tempi, Lichtsteiner (oggi solo lavoro differenziato) non è apparso in forma ottimale e contro le pericolose fasce laterali blucerchiati (occupate da Semioli e Mannini) Reja potrebbe preferire una linea a quattro più bloccata. In questo caso tornerebbe in corsa per una maglia da titolare Mobido Diakitè. Nel frattempo, nell’amichevole odierna Reja mischia le carte, confermando il 4-3-1-2: Matuzalem torna a muoversi sulla trequarti campo alle spalle di Rocchi e Zàrate, con Hitzlsperger e Del Nero interni di centrocampo e Baronio davanti alla difesa. La coppia centrale del quartetto difensivo è composta da Stendardo e Siviglia, mentre sulle corsie laterali agiscono Scaloni e il rumeno Radu, ormai pienamente ristabilito dalla contusione al mignolo del piede sinistro.

Questo l’undici sceso in campo nella prima frazione di gioco contro il Sora (4-3-1-2): Berni, Scaloni, Stendardo, Siviglia, Radu; Del Nero, Baronio, Hitzlsperger; Matuzalem; Rocchi, Zàrate.

PRIMO TEMPO: I primi 45’ minuti si sono chiusi con la Lazio avanti di 4 reti. Ha brillato in particolare Francelino Matuzalem. Il brasiliano, utilizzato nel ruolo di trequartista, ha deliziato il pubblico sugli spalti con giocate di grande qualità, come quella che al 26’ ha permesso a Tommaso Rocchi di battere l’estremo difensore frosinate con un bel pallonetto: palleggio, sombrero ad eludere il pressing avversario e cioccolatino calibrato in profondità che il capitano ha scartato con freddezza. Il risultato si era sbloccato già al 14’, grazie ad un’iniziativa personale di Radu (in assenza di Kolarov schierato a sinistra) che una volta giunto al limite dell’area ha realizzato con un destro preciso tra palo e portiere. Al 22’ applausi a scena aperta per Mauro Zàrate, autore del 2-0: dopo aver raccolto un tocco di Rocchi, l’argentino prima ha puntato e saltato il suo diretto marcatore, poi ha freddato il portiere con un diagonale imprendibile che è sbattuto sul palo e si è insaccato. Alla mezz’ora il 4-0 firmato Baronio, autore di un bel destro preciso dal limite dell’area che si è spento alla destra dell’incolpevole numero uno del Sora.

Questo l’undici sceso in campo nella seconda frazione di gioco (4-3-1-2): Iannarilli, Diakitè, Crescenzi, Biava, Bonetto; Brocchi, Ledesma, Kolarov (Sevieri); Mauri; Inzaghi, Makinwa.

SECONDO TEMPO: Nella seconda frazione di gioco, Reja cambia undici undicesimi, ma conferma il modulo a rombo: Kolarov gioca a centrocampo appena 20’, per poi lasciare spazio al giovane Sevieri; Diakitè viene riproposto come terzino destro (cerca il sorpasso su Lichtsteiner che si è limitato ad un lavoro differenziato) e Mauri agisce vertice alto del rombo alle spalle di Inzaghi e Makinwa. Confermata la piena efficienza fisica di Cristian Ledesma che gioca l’intero tempo davanti alla difesa. L’incontro termina 11-0 per Lazio, grazie soprattutto al poker calato da Simone Inzaghi (5’, 14’, 27’, 31’) e alla doppietta di Stephen Makinwa (19’,23’). Di ottima fattura soprattutto il secondo centro del nigeriano che ha corretto sotto la traversa con un gran tiro al volo un assist di Bonetto. A 10’ dal termine bel sigillo del giovane Sevieri che dal vertice sinistro dell’area di rigore ha piazzato la sfera nell’angolo opposto con un interno destro liftato.

VERSO GENOVA: In vista della trasferta al Marassi, il nodo maggiore da sciogliere resta in avanti. Le condizioni di Floccari non preoccupano lo staff medico che conta di riaverlo in gruppo già domani. Resta sempre di attualità il ballottaggio tra Rocchi e Zàrate con l’argentino che sembra favorito. Il centrocampo verrà confermato in toto: Brocchi, Ledesma e Matuzalem agiranno alle spalle di Mauri. In difesa, l’unico testa a testa sembra riguardare lo svizzero Lichtsteiner e Diakitè; per il resto Radu tornerà al fianco di Stendardo, con Kolarov a sinistra.

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