MA LA FEDERAZIONE INDAGA?

Nell'ultimo anno e mezzo sono state tante, troppe, le partite di serie B e di serie A che hanno dato adito a sospetti e che hanno costretto i bookmakers a sospendere il gioco per un eccesso di puntate su un determinato risultato. Abete, presidente della Figc, ha appena rimandato al mittente le accuse (formulate da Ughi, presidente della più grande società di scommesse italiana, la Snai) di non aver indagato nonostante le ripetute segnalazioni.

Viene allora da chiedere ad Abete: è stata mai fatta un'inchiesta su Gallipoli-Grosseto (serie B, stagione 2009-2010), finita 2-2 dopo che era stato registrato un eccesso di puntate proprio sul "risultato esatto" di 2-2? È stata mai fatta un'indagine su Chievo-Catania (serie A, sempre della stagione scorsa), finita in pareggio (1-1) dopo che milioni di sterline erano stati puntati sul segno X su alcuni siti inglesi (oltremanica l'hanno chiamato "The Italian Job").

È stata mai fatta un'indagine su AlbinoLeffe-Piacenza (della stagione in corso), finita 3-3, dopo che su tutti i siti di scommesse on line del mondo, già da un paio di giorni prima della partita, si era diffusa la voce (con conseguente tracollo delle quote di riferimento) che il match sarebbe finito pari e con tanti gol segnati?

L'elenco potrebbe continuare e in gran parte coincide con quello reso pubblico nei giorni scorsi dalla magistratura (la Figc, come al solito, si è mossa dopo). Lo stesso Abete ha pensato bene di aggiungere: "Eh, ma alcune partite sospette che ci erano state segnalate non sono poi terminate con il risultato previsto".

Povera "anima candida". Proprio in quello sta l'abilità dei "taroccatori" di professione: 9 partite su 10 finiscono come "previsto", la decima (che magari è "saltata" perché alla fine non si è trovato l'accordo tra i giocatori, oppure perché qualcuno ha millantato contatti non avvenuti, come pare sia successo per Inter-Lecce) fa sì che qualcuno abbia pure la faccia tosta di dire: "Avete visto? Tanto rumore per nulla. Il calcio è pulito".

Ma c'è ancora da spiegare l'ultima frontiera del "tarocco", quella più diffusa a livello internazionale (il fenomeno delle partite combinate non riguarda solo l'Italia, anzi): il gioco "live". Il tragicomico caso dell'amichevole Nigeria-Argentina, roba di pochi giorni fa, spiega tutto: sul 4-0 per gli africani l'arbitro del Niger Chaibou (già sotto inchiesta per un'altra amichevole-barzelletta: un Bahrein-Togo, in cui il Togo non era quello "vero", ma un manipolo di figuranti assoldato per far finire la partita 3-0) ha pensato bene di dare cinque minuti di recupero (troppi, per un'amichevole), poi, non contento, ha prolungato il recupero di altri tre minuti (!) per assegnare, al 98', un rigore inesistente all'Argentina.

La Fifa sta indagando: il traffico di scommesse "live" sulla partita ha infatti fatto registrare un flusso anonimo di puntate sul "quinto gol della partita" (finita in effetti 4-1), che non ci sarebbe mai stato se l'arbitro non ne avesse combinate di tutti i colori.

Il "live", giocato on line, è un perverso meccanismo per cui puoi scommettere su tutto, da "chi batterà il calcio d'avvio" a "chi batterà il prossimo fallo laterale" (fonti attendibili ci avevano segnalato in tempi non sospetti che Signori era in grado di giocarsi "live", su una sola partita, l'equivalente dello stipendio di un buon dirigente d'azienda). Tra i bookmakers italiani il "live" non è ancora molto sviluppato, sui siti esteri (specie quelli "illegali" da noi) è il più gettonato. Non a caso, uno dei "biscotti" più redditizi del "live" (ci sono state alcune partite italiane recenti che hanno destato sospetti) è quello del "ribaltamento" di un risultato.

Esempio puramente indicativo: la partita "taroccata" è Milan-Bari. A 10 minuti dalla fine, il Milan perde 1-2. Il segno 1, che prima dell'inizio del match valeva 1.20-1.25, ora vale anche 10 o 11 volte la posta. Basta avere un amico bene informato davanti al computer e il biscotto è fatto: se il Milan rimonta e la partita finisce 3-2, si sono vinti un sacco di soldi puntando su un risultato che, se giocato prima dell'inizio della partita, valeva pochissimo. Ancora più facile è truccare le partite puntando sul numero dei gol: è uno "sport" diffusissimo in tutto il mondo. Basta avere dalla propria parte un portiere "compiacente"...

Scommettiamo che... stavolta le condanne arriveranno? Ciclicamente, gli scandali-scommesse escono e, dopo l'avvilente impunità dell'ultimo decennio, c'è "aria" di stangata, un po' come ai tempi di Calciopoli. Aspettiamo le condanne, poi, naturalmente, tutto ricomincerà come prima, fino al prossimo scandalo. Scommettiamo? DAGOREPORT

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