MAI PIU' 11 NOVEMBRE

 

Con Lazio-Bologna parte la raccolta di firme promossa dal “Comitato Mai Più 11 Novembre” nel ricordo di Gabriele Sandri. L'iniziativa vuole sollecitare l'opinione pubblica per sensibilizzare Autogrill e Autostrade per l'Italia affinché sia consentita l'apposizione di una targa per Gabbo nella stazione autostradale di Badia Al Pino Est. Il tutto dovrebbe avvenire in occasione del terzo anniversario del delitto. “Anche nei luoghi dove ci sono stati incidenti stradali – ha detto Giorgio Sandri, che ha accolto la proposta – vediamo targhe e fiori che giustamente ricordano ragazzi scomparsi. Invece dove è stato ucciso mio figlio in quel modo barbaro... vengono tolte sciarpe, messaggi, oggetti. E' giusto ricordare perché resti un monito per il futuro”. All'Olimpico ci saranno due banchetti, uno lato Curva Nord, l'altro sotto l'obelisco lato Lungotevere. Contemporaneamente le firme verranno prese anche allo Stadio San Siro di Milano ed in altri impianti sportivi dove decine di tifoserie hanno aderito al progetto “Una firma per Gabriele”. Mentre le strade della capitale questa mattina si sono risvegliate coperte di manifesti affissi dal comitato, ai tifosi che domani si recheranno allo stadio verrà distribuito un volantino che chiarisce il proposito dell'iniziativa. Intanto il tam-tam è rimbalzato sulle radio private e su internet, dove all'indirizzo www.petizionionline.it oltre 2.000 persone hanno già firmato sul web per Sandri. In settimana i banchetti verranno posizionati nel centro della città e poi saranno presenti anche nelle partite casalinghe della Roma. Chiunque volesse aderire al “Comitato Mai Più 11 Novembre” può recarsi tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle ore 18 in Via Poggio Mirteto 21 (zona Vescovio-Somalia).

UNA FIRMA PER GABRIELE
Un Paese che scorda è una comunità senza memoria. Un popolo che dimentica è una nazione incosciente, insensibile agli eventi. Ogni giorno accadono cose che in uno Stato di Diritto non dovrebbero mai succedere: troppe volte è negato anche il più elementare ma inviolabile principio dell'uomo: la vita. E qualcuno fa finta di niente, credendo che la cronaca non debba scalfirlo, soprattutto se un efferato delitto l'ha compiuto un individuo preposto ad evitarlo. L'indifferenza lambisce l'apatia, mettendo a repentaglio il futuro della collettività, col rischio che per complicità, omissioni, stereotipi o depistaggi possano riaffiorare gli errori del passato. E che la tragedia che ieri ha strappato agli affetti un ragazzo, domani possa rigenerarsi a danno di un altro uomo. Non si può far finta di niente. Non si può dimenticare. E c'è solo un modo per farlo: ricordare, preservando la memoria con dignità, cuore e solidarietà, senza alimentare inutili strumentalizzazioni, scevri da condizionamenti, animati da senso civico e sete di verità e giustizia. Perché al posto di Gabriele poteva esserci chiunque, nessuno escluso: noi, nostra madre, nostro padre, nostro fratello, nostra sorella, un amico, un conoscente o anche un'altra persona a noi sconosciuta.

La petizione popolare “Una firma per Gabriele” è una condivisione partecipata e libera, finalizzata ad un unico obiettivo: i cittadini firmatari vogliono sensibilizzare gli organi preposti ed apporre una targa in memoria di Gabriele Sandri. Una targa nella stazione di servizio di Badia Al Pino Est, in provincia di Arezzo, proprio dove il povero Gabbo venne sciaguratamente ucciso l'11 Novembre 2007.

A 3 anni di distanza, quel luogo è ancora meta di un silenzioso e composto pellegrinaggio: uomini, donne, cittadini di ogni età, credo e appartenenza sociale, si fermano in quel punto dell'Autostrada del Sole per depositare spontaneamente un messaggio, un oggetto, un fiore, una traccia del loro transito consapevole. Puntualmente però, questi segni di memoria vengono rimossi senza un motivo plausibile: qualcuno vorrebbe gettarsi dietro le spalle una delle giornate più buie della recente storia della Repubblica italiana. Ecco perché l'idea di una targa sull'A1. Una targa con poche parole, contenute in poche righe, semplici ma significative, dove ognuno può ritrovare quegli oggetti materialmente rimossi, ma eternamente presenti proprio perché spontanei e sinceri: “Nel ricordo di Gabriele Sandri, cittadino italiano”. Un gesto simbolico, un atto d'amore. Altruismo allo stato puro.
LA TUA FIRMA PER GABRIELE
SERVE A NON DIMENTICARE!

“Per una generazione intera, dall'11 Novembre 2007 Gabriele Sandri è diventato involontariamente una bandiera da garrire al vento. Oggi Gabriele è assunto da molti giovani ad icona di libertà, allegoria di un urlo straziante che grida giustizia. Per come è morto e per come è stata fatta passare la sua morte, Gabriele è diventato lo slogan contro ogni sopruso, un manifesto contro l'ingiustizia, per la garanzia del diritto e l'affermazione della dignità umana. Ecco perché in fondo in fondo... un po' di Gabriele vive in tutti quanti noi. Si, perché dall'11 Novembre 2007 in poi... anche noi siamo tutti Gabriele Sandri”.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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