MAURITO E IL PROFETA

MASSIMO ESPOSITO- Maurito e il Profeta. I loro nomi all’anagrafe sono Mauro Matias Zarate e Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima. Tutti noi però li conosciamo come Maurito e il Profeta.
Contro l'Inter abbiamo avuto la possibilità di ammirare in campo due fuoriclasse in stato di grazia. Due fuoriclasse che possono fare la differenza in incontri con grandi squadre quando gli spazi non sono intasati e esiste la possibilità di vedere manovre ariose e gesta tecniche di spessore.
Maurito e il Profeta. A prescindere da qualsiasi alchimia tattica. Ancora non abbiamo capito quale sia il loro ruolo migliore. Per settimane abbiamo discusso con il Mister della posizione che i due assi avrebbero dovuto ricoprire sul terreno di gioco. Contro l'Inter entrambi hanno dimostrato che in serate come queste il ruolo assume un’importanza secondaria. Zarate è  tornato sulla fascia e malgrado sia partito più lontano dalla porta ha trovato un gol fondamentale. Hernanes risistemato centralmente ha svariato spesso sulla fascia ed è stato decisivo in tutte e tre le segnature biancocelesti. Il suo colpo di testa è stato salvato sulla linea da Cambiasso prima della deviazione vincente di Biava. Il suo lancio, davvero sontuoso, per Maurito ha fatto scaturire il raddoppio. La sua sassata su punizione ha fatto impazzire di gioia l’Olimpico regalando alla Lazio un successo atteso da 7 anni.
Maurito e il Profeta. Vederli così sembra un sogno.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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