"MOLTI ALLENATORI FANNO POCA GAVETTA"

Alberto Bollini “sposa” la Lazio. Il tecnico della Primavera è ben felice dell’incarico ricevuto dal presidente Lotito e non si nasconde di certo. «La società mi ha offerto un progetto importante e io sono stato felice di accettare. Se, in futuro, ci sarà la possibilità di approdare in una grande squadra è chiaro che non mi tirerei indietro, ma, il presente, dice Lazio e io sono ben felice di continuare su questa strada. Io - continua Bollini - non sono tra quei allenatori che sfruttano le vittorie ottenute nel settore giovanile per arrivismo. Ogni tecnico ha un proprio percorso professionale e una propria vocazione. Finché starò bene allenando i ragazzi non vedo i motivi di cambiare». Lo scudetto, la Supercoppa sfumata per un nonnulla, un settore giovanile che ha lanciato quattro dei suoi ragazzi in Serie A in un anno. Tutte cose da mettere nel calderone. «Erano 12 anni che la Lazio non arrivava alla finale scudetto. In più la Lazio sta crescendo sempre di più dal punto di vista dei settori giovanili. Possiamo dirlo con orgoglio che il nostro è uno dei più importanti d’Italia».

Si parla di metodo e di insegnamenti. «Il maestro migliore è quello che deriva da un giusto mix tra chi è stato calciatore e chi arriva da altri percorsi, come me. Ultimamente si vedono tanti allenatori fare poca gavetta e arrivare subito in posizioni di prestigio».
Torna anche sulla finale appena persa. «Facciamo i complimenti alla Juventus perché al di là degli episodi che non ci hanno aiutato non siamo stati determinati sotto porta. E certi errori, in una partita secca, li paghi tantissimo». Lombardi non è andato in Nazionale perché infortunato, la sosta, lunga, non aiuta la Primavera. «Abbiamo tutto il tempo per preparare i confronti con Livorno e Roma - chiude il tecnico biancoceleste - poi sfideremo formazioni di primissimo piano come Chievo, Atalanta, Inter e Milan». INFOPRESS

 

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