NON PER RAZZISMO MA PER MANCATO RISPETTO
MASSIMO ESPOSITO-Dietro gli avvisi scritti sul tabellone luminoso dello stadio e annunciati dallo speaker di San Siro nei confronti della tifoseria laziale stipata nel terzo anello verde per una potenziale sospensione della gara si nasconde in realtà non un’ipotesi di razzismo ma un evento ben determinato. Clarence Seedorf, non indossò la fascia nera del lutto l'11 novembre 2007, il giorno della tragica morte di Gabriele Sandri. I tifosi laziali non dimenticano. Quel giorno, alle 15:10 i giocatori di Atalanta e Milan si stringevano la mano a centrocampo; era tutto pronto per la partita tra i bergamaschi nerazzurri e i rossoneri. Tutti i giocatori avevano il lutto al braccio, tutti tranne uno. Clarence Seedorf.
Molti notarono che l’olandese non indossava la fascia nera. Dopo la sospensione della partita, i giornalisti più attenti gli chiesero quale fosse il motivo di questa sua scelta el ui rispose di non sapere di chi e di cosa si trattasse e di non volersi associare ad un fantasma. I tifosi della Lazio non glielo hanno mai perdonato e giù fischi a perdifiato. Non razzismo ma mancato rispetto.