OGGI FINISCE L'INCUBO POLACCO

Oggi lasciano il carcere gli ultimi due tifosi laziali arrestati il 27 novembre A due mesi da quella notte di follia restano da definire soprusi e responsabilità

Polonia addio. Si chiude oggi, dopo due mesi esatti, il caso-Varsavia. Nel pomeriggio, infatti, avverrà la scarcerazione per la scadenza dei termini della custodia cautelare di Matteo Buttinelli e di Daniele De Paolis, gli ultimi due supporters biancocelesti rimasti dietro le sbarre del carcere di Bialoleka. Una vicenda inquietante che resterà una pagina nera nella storia del tifo europeo. Tutto inizia il ventotto novembre quando la Lazio è chiamata ad affrontare il match di ritorno di Europa League contro il Legia Varsavia. Dopo la vittoria in casa per uno a zero datata 19 settembre, la squadra si presenta in Polonia con più di cinquecento tifosi al seguito. Ad attenderli, una situazione incandescente che però molti ignorano. Da mesi ormai, il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato guerra ai gruppi ultrà violenti, iniziando un braccio di ferro con le frange più estreme delle tifoserie.

Al termine delle udienze sono in dieci a restare in galera. Intanto l’ambasciata italiana e la Farnesina si svegliano e dopo un colpevole silenzio durato più di due giorni iniziano ad adoperarsi. Il 5 dicembre il premier italiano Enrico Letta incontra Tusk per un vertice bilaterale già in agenda. Chiede celerità, il suo omologo temporeggia. Gli risponde invece il ministro degli Interni Sinkiewicz. «I tifosi della Lazio sono dei banditi» sentenzia prima dei giudici. Dopo giorni di istanze e rigetti, arriva un compromesso vergognoso. La libertà costa 30.000 szlote (circa 7.200 euro) a persona. A poco a poco escono tutti, tranne Buttinelli e De Paolis, vittime innocenti di una prova di forza tra governi dalla quale il nostro esce evidentemente sconfitto. Per loro la cauzione non basta. Devono farsi tutta la gattabuia. Ma ora, dopo sessantadue giorni, è finalmente finita. ILTEMPO

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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