FINALMENTE SI GIOCA

L’aquila è arrivata, il Leone sta arrivando. La Lazio accoglie i suoi simboli ad Auronzo. Uno, quello vero, l’aquila Olympia, è già ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo pronta a volare sul piccolo campo di Auronzo. L’altro, quello in cui già si sono identificati i tifosi biancocelesti, Djibril Cissé, detto il Leone nero, è invece in arrivo. Era atteso nella serata di ieri, arriverà invece soltanto questa mattina.

E oggi appuntamento alle 17.30 al piccolo stadio di Auronzo di Cadore. Per il quarto anno consecutivo la località dolomitica terrà a battesimo la prima Lazio stagionale. Uguale, per la quarta estate consecutiva, anche la formazione avversaria che testerà i biancocelesti: sono i dilettanti della Selezione Cadore. Quest’anno però la prima amichevole stagionale assume tutto un altro sapore. Mai come stavolta sono davvero tante, e tutte interessanti, le novità in casa biancoceleste. A cominciare dalle casacche. La Lazio scenderà infatti in campo con quelle nuove di zecca in stile anni ’70: maglia di colore celeste acceso con collo a V bianco. I numerosi tifosi che hanno invaso nelle ultime ore Auronzo attendono però di vedere all’opera soprattutto i nuovi acquisti. In campo oggi pomeriggio ce ne saranno sicuramente cinque, forse sei. Il dubbio è relativo a Stankevicius che si sta allenando solo da tre giorni e potrebbe dunque essere tenuto ancora in naftalina. Saranno invece certamente in campo gli altri, da Klose a Lulic, da Cana a Konko fino a Marchetti. E prima della partita ci sarà anche il volo dolomitico di Olympia.

Per Reja, invece, cominciano le prove tattiche. Dopo una settimana di preparazione il tecnico avrà modo di verificare lo stato dei lavori, sia pure contro una formazione di dilettanti. È probabile che l’allenatore schieri nei due tempi due formazioni diverse. Non solo negli uomini, ma anche nei moduli. In tutte le partitelle fatte svolgere finora ad Auronzo Reja ha sempre contrapposto una squadra con il 4-2-3-1 (il modulo maggiormente utilizzato nell’ultimo campionato) a un’altra schierata con il 4-3-1-2 (il modulo che quest’anno potrebbe diventare quello base). Prima di lasciare la strada vecchia per quella nuova il tecnico vuole evidentemente capire bene se esistono le condizioni perché il progetto sia funzionale. Reja è comunque contento del lavoro svolto finora: «Ci stiamo allenando molto bene, la preparazione procede senza intoppi, sta nascendo una Lazio che ha più esperienza, qualità, personalità che tra l’altro sono le cose mancate nell’ultima stagione». Anche se al tecnico non dispiacerebbe affatto ripetere il rendimento dell’ultimo campionato: «L’obiettivo è confermarci ai primi posti. A me andrebbe bene ripeterci con una variante importante, quella dei derby, non dobbiamo più perderli». L’arrivo di Cissé (che oggi ovviamente non sarà impiegato), manda su di giri Reja, entusiasta del francese: «Lo chiamo la Bestia per la caparbietà con cui cerca sempre il gol. Lui e Klose insieme sono tanta roba, ma in attacco abbiamo anche altra gente forte come Zarate, Floccari e Rocchi».

A proposito di Maurito. L’argentino finisce potenzialmente fuori dalla ipotetica squadra-tipo. Zarate, peraltro, è giunto in ritiro in evidente sovrappeso (oltre 5 chili più del peso-forma, ma li sta cominciando a smaltire). Per lui la stagione parte in salita, tra le voci di una possibile cessione e un posto in squadra da conquistare. Ma l’attaccante sudamericano è incredibilmente sereno. Firma autografi come quasi mai ha fatto in passato ed è sempre sorridente. GAZZETTA

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;