PARLA SEEDORF

Dopo gli insulti ricevuti domenica sera, nel corso di Milan-Lazio, Clarence Seedorf, con il solito stile, ha preferito gettare acqua sul fuoco, spegnendo così ogni polemica: "Basta parlare di aspetti negativi, basta sottolineare queste cose - ha detto ai giornalisti nel corso della presentazione della cena benefica per raccogliere fondi per il progetto Champions Playground da realizzare in Sudafrica -. Non so niente, non ho sentito niente, non mi interessa parlarne - ha aggiunto sull'episodio di domenica -. Guardiamo alle cose belle e positive: perché nessuno ha fatto vedere o scritto dell'abbraccio finale con l'arbitro da parte di tutti i giocatori - racconta -, nonostante ci fossero stati episodi dubbi durante la partita? Le cose positive ci sono anche nel calcio, non solo negli altri sport, ma tutti dobbiamo cambiare questa cultura di puntare solo sulle polemiche e sulle cose brutte". Secondo quanto riportato da alcuni blog laziali, gli ululati razzisti sono stati causati dal rifiuto di Seedorf di scendere in campo con il lutto al braccio dopo la morte del tifoso biancoceleste Gabriele Sandri: "Ognuno è libero di esprimere la propria opinione e io la rispetto", ha chiuso il numero dieci rossonero.   ANSA

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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