PARLA STENDARDO

 

Per la prima volta in questa stagione, il quartier generale capitolino ospita una conferenza stampa infrasettimanale di un calciatore. Il protagonista in questione è il difensore napoletano Guglielmo Stendardo. Ecco quanto riportato da Lalaziosiamonoi.it "Questo è un momento delicato – esordisce il numero 28 di Reja - , Tutti noi abbiamo delle colpe e dobbiamo cercare di migliorare perché una piazza come Roma non merita una squadra con una classifica del genere. I valori sono diversi e più importanti rispetto all'attuale classifica, quindi faremo in modo di uscire da questa situazione con grinta e determinazione"

A livello personale, però, è probabilmente la tua migliore stagione…
"Credo che quando le cose non vanno per il verso giusto anche le individualità non riescono ad esprimere il proprio valore. Ho avuto la fortuna di fare qualche gol e di questo sono felice, ma la cosa più importante è mettere da parte gli interessi personali, i rancori e remare tutti dalla stessa parte per il bene comune della Lazio. Lo chiedo anche alla stampa, tutti devono stare vicino alla Lazio. Tutti noi vogliamo uscire da questo momento e anche per me è un momento brutto. Da quando sono a Roma non mi sono mai trovato in un momento del genere. Dobbiamo ritrovare la mentalità perduta".

Che ne pensi dello sciopero dei tifosi per domenica prossima?
"Ho sentito, credo che noi dobbiamo solo pensare ad essere concentrati per questa partita con la Fiorentina che è una grande squadra che non meritava di perdere a Monaco. Per il resto, ogni tifoso è libero di decidere ciò che vuole".

DAL SITO DELLA LAZIO LA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA

 "È giusto che protestino, e sono convinto che sarà fatto in maniera civile, ma i ragazzi devono essere vicini alla squadra, perché questo è il momento in cui abbiamo più bisogno di loro. È quello che si vede di più tra i miei compagni. Abbiamo paura di deludere i tifosi,. Adesso abbiamo bisogno del loro appoggio. Il mio rientro in squadra dopo tanto tempo mi ha dato la forza per dare il 100% e anche di più, così come successo per Ledesma e succederà domenica con Berni."


Reja ha parlato di autostima da ritrovare…
"Sono d'accordo con il mister che dice che è un problema di testa. Ma c'è anche un problema di deludere le grandi aspettative dei tifosi. Roma è una piazza esigente e merita molto di più. Dobbiamo ritrovare questa serenità perduta attraverso i risultati. Nelle ultime partite siamo stati fortunati, non solo per gli episodi arbitrali. Per esempio contro la Juventus meritavamo di vincere e anche lì c'è stato un episodio discutibile. Poi in campo ci andiamo noi e credo che le colpe vadano attribuite a noi stessi. Non dobbiamo cercare alibi, i tifosi hanno ragione, la loro protesta è civile e legittima. Noi dobbiamo cambiare rotta".

Dopo la vittoria di Parma c'è stato un rilassamento?
"Non credo, quando abbiamo vinto a Parma sapevamo che i problemi non erano finiti. La classifica è brutta ed eravamo consapevoli di dover dare continuità quel risultato. Dopo un minuto eravamo sotto ed è normale che vai in difficoltà con una squadra come il Palermo. Sono stati commessi errori da non ripetere, in questa settimana cercheremo di perfezionare i meccanismi anche con i nuovi arrivati"

Con l'assenza di Radu pensi che si possa tornare alla difesa a quattro?
"Si, penso di si. In settimana proveremo, ma è il mister che dovrà darci delle indicazioni. Sicuramente lui saprà come disporci meglio in campo attraverso la sua saggezza tattica"

Quante motivazioni si hanno quando si torna in campo dopo tanto tempo come è avvenuto a te e sabato a Berni?
"Abbiamo il dovere di dare il 100 per cento in qualsiasi momento. Io sono orgoglioso di essere un giocatore della Lazio, quando gioco in questa squadra so di rappresentare la prima squadra della capitale. Con questa maglia ho motivazioni che non ho mai avuto in altre squadre. Quando sono tornato ho avuto stimoli altissimi così come Ledesma ed il mio amico Berni, che sicuramente domenica farà bene"

Ma ci sono problemi di gestione vista la folta rosa?
"No, assolutamente. E' normale che quando ci sono più giocatori aumenta la concorrenza, ma questa è una scelta della società che va condivisa".

Come vedi la situazione degli attaccanti? C'è il rischio di un blocco psicologico?
"Sicuramente servono risultati migliori, degli episodi favorevoli. Io sono molto ottimista su questi giocatori del reparto avanzato. Il nostro penso che sia uno dei più forti della serie. Non cambierei i nostri Zàrate, Rocchi, Cruz e Floccari con nessuno e sono sicuro che faranno tanti gol che ci porteranno al raggiungimento dei nostri obiettivi"

Ma allora come ti spieghi la situazione della Lazio?
"Sinceramente io credo che ognuno di noi deve dare qualcosa in più. Io noto da parte dei mie compagni la paura di deludere le aspettative dei tifosi. E' vero, abbiamo giocato partite negativa, ma non meritiamo questa classifica. Sono convito che da qui alla fine faremo meglio, perché è impossibile che con queste qualità ci troviamo così in basso. Dobbiamo cercare di fare di più, io personalmente cercherò di dare il massimo fino alla fine. Chiaro che vista la classifica ci sono delle difficoltà, ma con qualche risultato positivo le cose possono cambiare. Se prendiamo ad esempio la Roma ed il dissenso totale che c'era ad inizio anno vediamo che con l'arrivo di un grande motivatore ed allenatore come Ranieri è riuscita a venirne fuori grazie ad alcuni risultati positivi. Ora noi stiamo pagando una serie di cose, ma sono certo che miglioreremo il nostro percorso".

C'è la consapevolezza del rischio che questa squadra sta correndo?
"Sicuramente il primo tempo di domenica contro il Palermo non è stato buono, ma c'è anche da dire che per un errore siamo andati sotto dopo un minuto. Credo che poi la reazione sia stata positiva rispetto per esempio a Bergamo. Non ho visto questa superiorità del Palermo, io non lo cambio con la Lazio come organico e giocatori"

Ma c'è la famosa bava alla bocca?
"Ci deve essere per forza per poter uscire da questa situazione. Io penso di si, la classifica parla chiaro, credo che la squadra abbia recepito questo messaggio. Dobbiamo venire fuori al più presto da questa situazione, da qui alla fine dobbiamo giocare come se fossero tutte delle finali. E' l'unico modo per poter centrare il nostro obiettivo"

C'è il rimpianto personale di aver sprecato stagioni nella Lazio?
"Si, magari a livello individuale sicuramente, ma visto i risultati che abbiamo ottenuto in passato c'è una compensazione. Credo sia stato importante per me crescere anche in quel modo".

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