NICOLA PIETRANGELI, TIFOSO LAZIALE VERO

Nicola Pietrangeli, lei amdrà allo stadio?

«Guardi, sono in partenza per il Kenya e non ci sarò. Ma sinceramente le dico che se fossi rimasto a Roma, non sarei comunque andato. L’avrei vista da casa. Da tempo infatti non seguo più le partite, perché da sportivo non mi piace più questo mondo del calcio e quel che è diventato. Non riesco a capire iniziative come questa per Lazio-Sassuolo».

Perché non è d’accordo con la protesta?

«Non le rispondo da tifoso, ma da sportivo quale mi sento. Il tifoso capisco che voglia sempre vedere vincere la propria squadra, ma non può essere così e bisogna cercare di capire anche i momenti. Per esempio, molti si sono arrabbiati per la partita di Catania, ma ora la Lazio è questa. Può dispiacere, ma lo sappiamo . Io non credo che Lotito non voglia raggiungere obiettivi importanti, forse non conosciamo bene tutta la situazione. Non sto dicendo, attenzione, che Lotito non abbia mai fatto errori. Ma chi non fa errori? Li facciamo tutti. Anche i tifosi, a volte. Senza voler offendere nessuno, ma con rispetto penso che il tifoso debba fare il tifoso sostenendo la squadra, mentre il presidente debba fare il presidente. Anche con decisioni scomode, è un imprenditore, ci mette i soldi e credo abbia tutto il diritto di decidere. A parità di condizioni, sono in questo senso dalla parte di Lotito».

Ma il tifoso non ha diritto di sognare una squadra migliore? A lei non piacerebbe?

«Certo. Tutti vorrebbero una squadra vincente, ma prima di contestare, perché non ci chiediamo se si può fare? Si fa presto a chiedere campioni, ma chi paga? Non ci dimentichiamo del momento economico difficile. Lotito andava bene quando ha preso e salvato la Lazio, ora tutti pensano l’opposto. E guardi che non sono amico di Lotito. Poi siamo sicuri che andando via lui, ci sia un altro davvero interessato?». ILTEMPO

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;